Il giornalista e conduttore Gabriele Parpiglia mostra sul suo profilo social l’immagine di un cimitero devastato. L’accusa è durissima “Reggio Calabria sta morendo”.
L’immagine parla da sola: un cimitero devastato da un’invasione di topi, fiori morti abbandonati sul selciato, tombe devastate dall’incuria. “Questo è il cimitero dove riposa mio nonno,” con queste parole Gabriele Parpiglia dà voce al proprio smarrimento che presto si trasforma in rabbia.
L’accusa del giornalista non si ferma al cimitero di Condera, ma comprende la Calabria tutta e soprattutto la nuova amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà verso il quale Parapiglia lancia un’accusa durissima: “Reggio Calabria sta morendo”. La denuncia di Parapiglia si sofferma in particolare sull’incompetenza della politica calabrese.
Dalla Calabria piove acqua per spegnere incendi, piove incompetenza in ogni settore.
Il giornalista chiude con parole durissime: “Preghiamo fuori dal cimitero, perché dentro non c’è pace.” E subito confida nelle prossime elezioni politiche perché segnino un nuovo inizio per la Calabria, una regione che da tanto, troppo tempo, è lasciata preda dell’incuria e della malagestione.