Strage del Mottarone, 3 arresti: “Hanno ammesso, freno manomesso per aggirare anomalia”

Strage del Mottarone, 3 arresti: “Hanno ammesso, freno manomesso per aggirare anomalia”

Tre persone sono state arrestare per la tragedia della funivia di Stresa-Mottarone. Il freno era stato manomesso per aggirare un’anomalia.

Nella notte tra il 25 e il 26 maggio la polizia ha arrestato Luigi Nerini, proprietario della Ferrovie del Mottarone, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini. I tre hanno ammesso di essere a conoscenza del “forchettone” inserito nei freni della funivia di Stresa-Mottarone per aggirare un’anomalia che, nonostante precedenti segnalazioni, non era stata riparata perché avrebbe potuto causare il blocco dell’intero mezzo per diverse settimane (proprio ora che erano iniziate le riaperture legate all’emergenza sanitaria).

“C’erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la “forchetta”, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione (…) Non lo hanno fatto per fare del danno e questo rende la cosa più grave. Probabilmente non avevano la consapevolezza. Hanno sottovalutato un rischio e questo è altrettanto grave”, ha dichiarato il tenente colonnello Alberto Cicognani a Buongiorno Regione su Rai Tre.

Funivia Cabina

Tre arresti per la tragedia della funivia del Mottarone

Per il momento le forze dell’ordine hanno accertato la responsabilità di 3 persone nella tragedia della funivia di Stresa-Mottarone, dove sono morte 14 persone dopo un volo di circa 20 metri causato dalla rottura dei cavi. Stando a quanto dichiarato dal tenente colonnello Alberto Cicognani e dal procuratore capo di Verbania Olimpia Bossi, i tre avrebbero assunto una condotta “consapevole e sconcertante” ignorando di fatto il malfunzionamento dell’impianto frenante e raggirando il problema mediante l’uso di un forchettone.

“Uno sviluppo consequenziale, molto grave e inquietante, agli accertamenti che abbiamo svolto. Nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l’esito fatale”, ha spiegato la procuratrice Olimpia Bossi (stando a quanto riporta La Repubblica).

I morti dell’incidente

Nella tragedia hanno perso la vita 14 persone e 5 famiglie sono state spezzate. L’unico sopravvissuto dell’incidente è un bambino di 5 anni che da giorni è ricoverato in ospedale e lotta tra la vita e la morte. La sua famiglia – composta dalla mamma, il papà e il fratello più piccolo – è scomparsa nell’incidente.