Fumare in allattamento: le ragioni per evitare una cattiva abitudine

Fumare in allattamento: le ragioni per evitare una cattiva abitudine

Vediamo perché è bene evitare di fumare in allattamento, i danni per il bambino e le alterazioni del latte materno provocate dal fumo.

Abbiamo visto i rischi del fumo in gravidanza, ma perché è importante smettere completamente ed evitare di fumare in allattamento? Durante la gravidanza le sostanze nocive liberate del fumo possono attraversare la placenta e raggiungere il feto. Conoscere questi rischi porta molte donne a smettere di fumare durante la gravidanza, tuttavia tra di esse da 5 a 8 donne su 10 tendono a ricadere nella cattiva abitudine del fumo già nei primi sei mesi dopo la nascita del bambino. Questo spesso e volentieri equivale a riprendere a fumare durante l’allattamento, vediamo perciò i motivi per cui si dovrebbe evitare di farlo.

Fumo e allattamento

È importante sapere che gli effetti nocivi del fumo in allattamento non si limitano solo agli effetti del fumo passivo. Il fumo della madre in gravidanza e durante l’allattamento può avere infatti conseguenze anche gravi. Bisogna sapere, infatti, che le sostanze prodotte dal fumo possono arrivare al latte materno ed essere assorbite dal bimbo attraverso l’intestino.

Allattamento

Tra le sostanze nocive una davvero rischiosa è la ben nota nicotina, per anni oggetto di ricerche che hanno portato a identificarne gli effetti sui bambini. Gli effetti della nicotina sono maggiori nei neonati rispetto agli adulti perché il tempo di eliminazione di questa sostanze nei più piccoli è di gran lunga superiore. Questi effetti interessano il sistema circolatorio, aumentano l’irritabilità, vanno ad alterare i ritmi sonno veglia, e possono condurre a danni a fegato e polmoni.

Si può fumare in allattamento? Le ragioni per non farlo

Astenersi dal fumo è raccomandato non solo durante la gravidanza, ma anche durante l’allattamento al seno. I rischi del fumo diretto per la salute della mamma, quelli del fumo passivo per il piccolo e gli effetti dannosi della nicotina sullo sviluppo sono ragioni sufficienti per astenersi dal fumo anche durante l’allattamento.

Quando si fuma la composizione del latte materno viene alternata, non solo per via dell’introduzione di sostanze potenzialmente dannose come la nicotina, ma anche per un impoverimento generale. Infatti il latte materno nelle donne che fumano risulta avere un minore apporto di vitamine e antiossidanti. Di conseguenza avrebbe una minore capacità di proteggere il piccolo dagli agenti infettivi. A ciò si aggiunge anche il fatto che il fumo può interferire con la produzione del latte e comportare una riduzione della quantità di latte prodotto.