Vi presentiamo una raccolta di frasi di Rita Pavone, tratte sia dalle sue canzoni più belle che dalle interviste rilasciate negli anni.
Lontana dalle scene dal 2006, se non si conta l’apparizione al Festival di Sanremo 2020, Rita Pavone ha avuto una carriera di tutto rispetto. Attrice, cantante e conduttrice, è riuscita a diventare famosa in ogni angolo del globo. Vi proponiamo una raccolta delle sue frasi più belle, tratte sia dalle canzoni che dalle interviste.
Frasi di Rita Pavone tratte dalle canzoni
Classe 1945, Rita Pavone ha debuttato nel mondo dello spettacolo nel 1959, quando aveva appena 14 anni, partecipando allo spettacolo per bambini Telefoniade, presso il Teatro Alfieri di Torino. Il grande salto, quello che le ha concesso di affermarsi come cantante, è datato 1962, quando ha vinto il Festival degli Sconosciuti di Ariccia. Poco dopo, grazie all’intervento di Teddy Reno (che nel 1968 è diventato suo marito), ha iniziato a lanciare le prime canzoni. Il resto è storia.
In oltre sessant’anni di carriera, la Zanzara di Torino – questo il suo soprannome – ha regalato ai fan brani bellissimi. Di seguito, una selezione di frasi tratte dai suoi brani più iconici:
- Alla mia età si finisce così di giocar, s’incomincia pian piano a parlar con la voce del cuor. (Alla mia età)
- Che m’importa se sono pelo di carota, meglio aver la testa rossa che la testa tutta vuota. (Pel di carota)
- Perché, perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone. (La partita di pallone)
- Datemi un martello. Che cosa ne vuoi fare? Lo voglio dare in testa a chi non mi va, sì, sì, sì. A quella smorfiosa con gli occhi dipinti che tutti quanti fan ballare lasciandomi a guardare. Che rabbia mi fa. (Datemi un martello)
- La storia del passato ormai ce l’ha insegnato che un popolo affamato fa la rivoluzion, ragion per cui affamati abbiamo combattuto, perciò, buon appetito, facciamo colazion. (Viva la pappa col pomodoro)
- Non essere geloso se con gli altri ballo il twist, non essere furioso se con gli altri ballo il rock: con te, con te, con te che sei la mia passione, io ballo il ballo del mattone. (Il ballo del mattone)
- Come te non c’è nessuno, tu sei l’unico al mondo; nei tuoi occhi profondi io vedo tanta tristezza. Come te non c’è nessuno, così timido e solo, se hai paura del mondo rimani accanto a me. (Come te non c’è nessuno)
- Che m’importa del mondo quando tu sei vicino a me. Io non chiedo più niente al cielo se mi lascia te. Non guardarmi se piango, è la gioia che sento in me, non c’è cosa più grande dell’amore mio per te. (Che m’importa del mondo)
- Abbiamo un riff – geghe-geghe-geghegè – Che fa così – geghe-geghe-geghegè – E io dico a te – geghe-geghe-geghegè – Tu dici a me – geghe-geghe-geghegè – Facciamo insieme il geghegeghe. (Il geghegè)
- Dal cucuzzolo della montagna, sotto un cielo tinto col blu, con in testa un passamontagna scenderemo sempre più giù! (Sul cucuzzolo)
- Pianissimo, te lo dico pianissimo il mio piccolo ciao, sottovoce così nessuno capirà niente e tu, solamente tu, capirai quanto sono innamorata di te. Pianissimo, devo dirlo pianissimo questo piccolo ciao. (Fortissimo)
- La mia mano nelle tue mani, i tuoi occhi che guardano i miei. Sorridere senza ragione, sentirsi felici di niente. Il bisogno di stare vicini, di sentirsi soli nel mondo, in questo grande mondo che mi sembra tutto nostro perché sono innamorata di te. (Questo nostro amore)
- Il tuo amor non è zucchero, ma mi piace ugualmente perché io mi sento una trottola e mi piace girare con te. (Zucchero)
- Ma Pippo, Pippo non lo sa che quando passa, ride tutta la città, ah-ah. E le sartine dalle vetrine gli fan mille mossettine, ma lui con grande serietà saluta tutti, fa un inchino e se ne va. Si crede bello come un Apollo e saltella come un pollo. (Pippo non lo sa)
- Mi sembrava che fossi lì anche tu, quasi quasi per piangere ma non è così. Piango solo io che non so ancora perdere. Non scherzare più, questo amore tuo è un amore ridicolo. (Ahi ahi ragazzo)
- Ti ho detto parole che io non pensavo, le ho dette per farti del male e invece ho fatto male soltanto a me. E adesso non mi resta che piangere, sola, sola. (Solo tu)
- Amore, dammi retta, non avere paura. Prima o poi ne usciremo da questa avventura. Amore, stammi vicino e dammi le tue mani e questi giorni grigi sono già lontani. (Domani è primavera)
Citazioni tratte dalle interviste
Rita Pavone non si è fatta conoscere ai fan solo per la sua musica, ma anche per i film a cui ha preso parte e le interviste che ha rilasciato nel corso della sua carriera. Allegra e schietta, nonché vera professionista, è riuscita ad affermarsi in tutto il mondo: dall’Italia all’Argentina, passando per il Giappone e la Spagna. Di seguito, una selezione delle sue frasi più belle:
- Papà credeva ciecamente in me, mi diceva che potevo essere amata o odiata, ma comunque non avrei mai ricevuto solo indifferenza. Ho conosciuto il body shaming già da bambina; mi dicevano che ero troppo piccola e che non ero bella. Chissenefrega, io faccio la cantante e credo di essere stata all’altezza del mio ruolo.
- Come vivo la “fama”? In maniera molto tranquilla. Oggi come allora, se non lavoro, faccio una vita più che normale. Vado spesso a fare la spesa di persona e a casa stiro e talvolta cucino come tante casalinghe. Il mio spirito guida resta Cincinnato: Quando non lavoro, taglio l’erba del prato!
- L’energia interna non mi manca. C’è sempre curiosità, la voglia di alzare l’asticella per capire fino a quando posso permettermi di farlo. Se non avessi quella spinta sarebbe un disastro.
- Quando non sei nessuno e diventi qualcuno tutti si aspettano grandi cose da te, e questo ti mette un po’ di pressione. Prima di entrare in scena il cuore mi batte forte, ma appena salgo sul palco è come se entrassi nel mio habitat naturale. Ritrovo me stessa sul palco: la Rita che ama la musica e che va fiera di quello che fa. La paura del pubblico, secondo me, è positiva, perché ti dà la carica.
- Vengo da una generazione improntata al rispetto, ed è per questo che vedere le scritte che imbrattano il Colosseo mi disorientano: sono cose che non capisco e che non riesco a giustificare. Cerco di capire in cosa sbaglio io e in cosa sbagliano gli altri.
- Credo nell’Aldilà perché, altrimenti, questo cammino diventerebbe una stupidaggine e, quando succederà, voglio essere cremata. Credo che ci sia qualcosa dopo ma, semmai dovessi rinascere, mi piacerebbe rinascere cane, perché li amo molto.
- Quando mi sono sposata con Teddy Reno, che era divorziato, sapevo di avere al mio fianco la persona giusta, anche se i miei non ci credevano. Se li avessi ascoltati, avrei avuto una vita infelice, è per questo che sono stata felice di agire di testa mia. Ho fatto la mia scelta e ne ho pagato il prezzo, anche perché nessuno voleva vedermi sposata.
- So che senza il successo italiano io NON avrei MAI raggiunto un successo internazionale, ma a me non è mai interessato il successo in sé, né tantomeno i guadagni. A me interessava imparare un mestiere che ho sempre amato profondamente e che avrei desiderato riuscire a fare. Comunque andassero le cose.
- Sono una brava moglie, accudisco mio marito, che ha 97 anni, come poche, non lo mando fuori se non è ben vestito. L’amore cambia: dopo 55 anni di matrimonio non ho più le farfalle nello stomaco, ma provo ancora grande stima e ammirazione. Lo vedo seduto in giardino, lo guardo dalla finestra e mi dico: io quest’uomo lo amo. Gli devo tanto.
- Le mie amiche non fanno parte del mondo dello spettacolo. Purtroppo le donne non sono solidali tra loro, non c’è mai stato il rapporto che vedevo in Dalla, Morandi e De Gregori. Tra donne è difficile, per quanto ci si provi e si tenti.
- Ognuno deve poter amare chi ha voglia di amare. Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore, quando vedo i sederi all’aria al gay pride non mi piace.
- La mia ” fama” l’ho vissuta come una grande opportunità che mi è stata data in dono. Era il sogno che si avverava e quindi bisognava saperla amministrare. Stare con i piedi ben piantati per terra e godere di quella grande cosa che significava avere notorietà, successo e denaro.
- Mai stata interessata a droghe o a cose strane. La mia droga era e resta l’adrenalina che ho in corpo.