Frasi di Piotta, tratte sia dalle canzoni che dalle interviste

Frasi di Piotta, tratte sia dalle canzoni che dalle interviste

Vi presentiamo una raccolta delle frasi più divertenti e riflessive di Piotta, tratte sia dalle canzoni che dalle interviste.

E’ impossibile pensare a Piotta senza immaginare la sua immagine da “Supercafone”. E’ questa, infatti, la canzone che gli ha aperto le porte nazionali e internazionali del mondo della musica. Vi presentiamo una raccolta di sue frasi, tratte sia dai brani che dalle interviste.

Frasi tratte dalle canzoni di Piotta

All’anagrafe Tommaso Zanello, Piotta è diventato famoso a livello nazionale nel 1999, quando ha lanciato una canzone iconica: Supercafone. Non è stato soltanto il brano a conquistare la popolazione, ma anche il video a dir poco esilarante firmato dai Manetti Bros. Un pezzo pop e trash, condito da qualche parola in dialetto romano, che viene apprezzato perfino in Giappone. Da questo momento in poi, seppur con alti e bassi, la sua carriera ha preso il via. Di seguito, una selezione di frasi tratte dai brani più iconici di Piotta:

  • Stress, lavoro, impegni… sii più onesto! Prima o poi te lo buttano in der posto! Pacco, doppio pacco e contropaccotto, Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio. (La mossa del giaguaro)
  • A cavallo di quest’onda, sballottato da sponda a sponda, inseguendo un’altra volta la grande onda che ritorna. (La grande onda)
  • Non capisco più niente sul mio conto corrente. Se divido per due levo tre zeri ho l’eurocontante. (Eurocontanti)
  • Scusa le spalle, sto troppo avanti con tutti quanti Mahatma Gandhi, io vengo in pace, ma chi tace sbaglia, basta una miccia in un mondo di paglia. (Troppo avanti)
  • Nuda come la bellezza, grande come Roma. Santa e dissoluta Roma ama e non perdona. Roma te divora come ‘n barracuda. Roma nuda, nuda, nuda. (7 Vizi Capitale)
  • Vino, tabacco e Venere prima di andare in cenere per ogni dolore c’è sempre una cura stanotte se beve, se magna e se fuma. (Vino, Tabacco & Venere)
  • Quando il vento poi non tira resteremo alla deriva, tra le onde di questa vita, nelle righe di questa rima. Diversi destini, partenze arrivi. Dov’è che vai, cosa farai? Ti reggerai o scivolerai! (La grande onda)
  • “Com’e’ bello fa l’amore” come canta la Carra’, anda’ co’ Califano al Festivalbar, co’ ‘na stella dell’Hard su Novella, brinda’ co’ Funari a sciampagna e mortadella, sur Ferrari co’ ‘na pischella der varieta’. “Vota Moana” pe’ cambia’ la societa’, il rap… chi lo ama e chi lo frega io so’ coatto come Mario Brega. (Supercafone)
  • È ora di andare e di non tornare. Indietro sui passi, giusti o sbagliati, ma comunque fatti. Nessuno è perfetto ed io forse meno degli altri. Che io possa bruciare nel fuoco per ogni errore che non mi perdono. (E’ ora di andare)
  • Questa vita è uno sport estremo, cambia tutto quanto in un lampo. A volte è più nera di un vicolo cieco, a volte si veste di bianco. Non scappo, non sono un codardo, anche quando si sporca di fango. Io lottando divento più uomo, non è quanto ho, ma quello che sono. Non dove io sto, ma quando riparto. Ogni volta che cambio la guardo e riguardo, giuro mi giro senza rimpianto. Si vive così sbagliando e imparando. (Ma la vita)
  • Risorgo come l’araba, suarda qua, sto ancora in piedi come la fenice che risorge dalle ceneri. Prendo senza chiedere, è tempo di mietere. Passo dopo passo sai che volo fino a Venere, nero come il riso che ora ti si spegne in bocca, rosso come il vino che mi bevo da una brocca. Vieni giù con me, canto a te l’ultimo stornello. (Suburra)

Citazioni dalle interviste di Piotta

Nel corso della sua carriera, Piotta ha collaborato con diversi artisti italiani e stranieri, avvicinandosi anche al teatro e all’editoria, scrivendo alcuni libri. Di seguito, una selezione di frasi tratte dalle interviste:

  • Oggi mi capita di incontrare dei ragazzi di 20, 22 anni che dopo un disco andato non secondo le aspettative ti dicono “Ho fallito”. Ma hai fallito cosa? A 22 anni? Hai tutta la vita davanti, maledizione… Oggi mi tocca fare il motivatore!
  • Qual è la mia filosofia? Ahò, mica so’ Platone!
  • Mentre parli con una ragazza, toccale con due dita il fianco. Se entro tre minuti contraccambia, è fatta. Altrimenti, lascia perdere.
  • In questo modo si dimentica ciò che è la musica prima di tutto: qualcosa che ti fa star bene psicofisicamente, qualcosa che mette insieme le persone in maniera spontanea, disinteressata. E non qualcosa che ti fa sentire, appena ventenne, uno che ha fallito
  • Rispetto a quando avevo vent’anni io, oggi è molto più facile andare dai tuoi genitori e dire: voglio vivere di musica, voglio vivere col rap. Se sono un minimo sgamati e sanno guardarsi attorno, hanno capito che è una cosa che può funzionare. Ma chi ha vent’anni oggi per sua sfortuna non ha e non potrà mai avere quello che ha avuto la nostra generazione: la sensazione di avere tutta una serie di praterie libere di fronte a sé. Noi potevamo solo sognare che il rap diventasse una cosa importante in Italia – e lo è diventato, anzi, oggi possiamo dirlo: lo è diventato molto più di quanto pensassimo – però chi si butta oggi nella cosa ha già tutta una serie di parametri, di aspettative e di pressioni con cui lottare. Noi potevamo buttarci, e se fallivamo… beh, ci pareva normale: d’altro canto mica speravi davvero di essere così fortunato di riuscire a campare col rap. Cioè, a 17 anni ovviamente sei nell’egotrip di diventare una superstar, ci mancherebbe, ok. Ma dopo un po’, quando capisci che non ci arrivi a fine mese, ti metti l’anima in pace: non era un problema, era normale accadesse. Potevamo insomma divertirci, potevamo esprimerci, senza pressioni
  • Adoro scrivere, da sempre. È una necessità psichica, a volte fisica, in tutti i casi terapeutica, che sia in rima o -come in questo caso- in prosa.
  • Ogni evento, piccolo o grande che sia, lascia il segno sul mio percorso umano ed artistico. Un percorso che ritengo davvero personale, originale, particolare. Poi ci sono alcuni momenti, crescendo, che lasciano davvero un solco profondo sulla pelle e nell’animo.
  • La colpa non è del rap, della Musica (che è una Dea) o di altro, la colpa come sempre è della spremitura e della speculazione che se ne fa. L’olio è buono, quello industriale molto meno, al di là del colore simile.
  • Io non mi deprimo mai di carattere, anzi, sono riuscito a nuotare in una mare di problemi stando sempre a galla o sopra all’onda, grande o piccola che fosse.
  • Il passato è bello, ma succede che a volte viene idealizzato, come quelle vecchie storie d’amore che finiscono e non ti ricordi più di tutte i motivi che lo hanno portato al traguardo. Il futuro invece ha quel fascino adrenalinico del mistero, a metà tra fallimento e successo.

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