Vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle di Papa Francesco, 266esimo Papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma.
Fin dalla sua elezione, avvenuta più di dieci anni fa, Papa Francesco ha sempre suscitato grande simpatia nei fedeli. L’espressione “Mi hanno scelto dalla fine del mondo“, prime parole dette dopo aver ricevuto l’incarico di pontefice, è rimasta impressa nel cuore di quanti lo amano. Vi proponiamo una selezione delle sue frasi più belle, sia profonde che divertenti.
Le più belle frasi di Papa Francesco
All’anagrafe Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco è nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires. Il 13 marzo 2013 è diventato il 266esimo pontefice della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, nonché ottavo sovrano della Città del Vaticano. A oggi, è il primo religioso che proviene dall’America a essere diventato Papa.
Nato in una famiglia di origini italiane, precisamente piemontesi e liguri, fin dalla sua elezione si è fatto apprezzare dai fedeli. Il merito, oltre ai suoi pensieri profondi, è delle battute che, di tanto in tanto, gli scappano. Di seguito, vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle e profonde di Papa Francesco:
- La vera amicizia consiste nel poter rivelare all’altro la verità del cuore.
- Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.
- L’amore vero è senza limiti, ma sa limitarsi, per andare incontro all’altro, per rispettare la libertà dell’altro.
- La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona; e la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore.
- Dialogare significa essere convinti che l’altro abbia qualcosa di buono da dire, fare spazio al suo punto di vista, alla sua opinione, alle sue proposte, senza cadere, ovviamente, nel relativismo. E per dialogare bisogna abbassare le difese e aprire le porte.
- Non abbiate paura della bontà e neanche della tenerezza.
- Dobbiamo essere costruttori di pace e le nostre comunità devono essere scuole di rispetto e di dialogo con quelle di altri gruppi etnici o religiosi, luoghi in cui si impara a superare le tensioni, a promuovere rapporti equi e pacifici tra i popoli e i gruppi sociali e a costruire un futuro migliore per le generazioni a venire.
- Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.
- Che un nonno, una nonna, che forse non può più parlare, che è paralizzato, e il nipote o il figlio arriva e gli prende la mano, e in silenzio la accarezza, niente di più. Questa è la cura della vita.
- La sfida della realtà chiede anche la capacità di dialogare, di costruire ponti al posto dei muri. Questo è il tempo del dialogo, non della difesa di rigidità contrapposte.
- A voi giovani […]: abbiate sempre gli occhi rivolti al futuro. Siate terreno fertile in cammino con l’umanità, siate rinnovamento nella cultura, nella società e nella Chiesa. Ci vuole coraggio, umiltà e ascolto per dare espressione al rinnovamento.
- Non basta non odiare, bisogna perdonare; non basta non avere rancore, bisogna pregare per i nemici; non basta non essere causa di divisione, bisogna portare pace dove non c’è; non basta non parlare male degli altri, bisogna interrompere quando sentiamo parlar male di qualcuno.
- Gli omosessuali hanno diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio, e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno deve esserne escluso.
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Le frasi più profonde di Papa Francesco
In pochi sanno che, prima della vocazione religiosa, Papa Francesco è stato anche fidanzato. Di seguito, una selezione delle frasi più divertenti o ironiche del pontefice:
- Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale!
- Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede.
- Una persona che lavora dovrebbe avere anche il tempo per ritemprarsi, stare con la famiglia, divertirsi, leggere, ascoltare musica, praticare uno sport. Quando un’attività non lascia spazio a uno svago salutare, a un riposo riparatore, allora diventa una schiavitù.
- Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia.
- Gesù Cristo non ci vuole come principi che guardano in modo sprezzante, ma come uomini e donne del popolo.
- I sacramenti sono gesti del Signore. Non sono prestazioni o territori di conquista di preti o vescovi.
- Un cristiano se non è rivoluzionario, non è un cristiano. Non capisco le comunità cristiane che sono chiuse in parrocchia. Uscire per annunziare il Vangelo. […] A noi cristiani il Signore ci vuole pastori e non pettinatori di pecorelle.
- Le tensioni ti fanno crescere, sviluppano il coraggio. E un giovane deve avere questa virtù del coraggio! Un giovane senza coraggio è un giovane “annacquato”, è un giovane vecchio.
- Non è l’uniforme ma colui che la indossa a dover colpire gli altri per la gentilezza, per lo spirito di accoglienza, per l’atteggiamento di carità verso tutti.
- La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza.
- Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo.