Vi presentiamo una selezione delle più belle frasi di Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice morta nel 2006 per un cancro ai polmoni.

Considerata uno dei nomi più importanti del giornalismo italiano, anche se spesso è stata contrastata, Oriana Fallaci ci ha lasciato troppo presto. L’unica consolazione sono le sue opere, che possiamo leggere e rileggere fino alla nausea. Vi presentiamo una selezione delle sue frasi più belle, tratte sia dai libri che dalle interviste.

Le frasi più belle di Oriana Fallaci

Classe 1929, Oriana Fallaci è stata giornalista e scrittrice, nonché membro della Resistenza e prima donna italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra. Nel corso della sua lunga carriera, terminata nel 2006 a causa di un cancro ai polmoni, ha intervistato alcuni dei personaggi più importanti del mondo, come: Sandro Pertini, Nilde Iotti, Natalia Ginzburg, Ingrid Bergman, Federico Fellini, Alfred Hitchcock, Anna Magnani, Salvatore Quasimodo e Porfirio Rubirosa. Di seguito, vi presentiamo una raccolta di frasi che Oriana Fallaci ha pronunciato o scritto nel corso della sua vita:

  • Vi sono momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
  • Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie… lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità.
  • Insieme a oppressione e sangue, volgarità e cattivo gusto, la caratteristica principale di una dittatura fascista è l’ignoranza, il disprezzo per la cultura, l’analfabetismo.
  • La vita ha quattro sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre.
  • Non ha confini il coraggio che nasce dall’amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.
  • L’amore da una parte sola non basta. Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua. Chi non fa regali, non apprezza regali… Dio non si inventa, e neppure l’amore.
  • L’amore è un dialogo, non un monologo.
  • La nostra logica è piena di contraddizioni. Appena affermi qualcosa, ne vedi il contrario. E magari ti accorgi che il contrario è valido tanto quanto ciò che affermavi.
  • A mio parere, in un’intervista, non sono le domande che contano ma le risposte. Se una persona ha talento, puoi chiederle la cosa più banale del mondo: ti risponderà sempre in modo brillante e profondo. Se una persona è mediocre, puoi porle la domanda più acuta del mondo: ti risponderà sempre in modo mediocre.
  • So perdonare uno sbaglio, ma non so perdonare una cattiveria.
  • La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
  • L’amicizia non può rimpiazzare l’amore. L’amicizia è un ripiego effimero, artificioso, e spesso una menzogna. Non aspettarti mai dall’amicizia i miracoli che l’amore produce: gli amici non possono sostituire l’amore. Non possono strappare alla solitudine, riempire il vuoto, offrire quel tipo di compagnia. Hanno la propria vita, gli amici, i propri amori.
  • È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà. Ci morde tutti, ogni giorno, e son pochi coloro che non si lasciano sbranare da lei.
  • Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è nell’ordine: un imbecille, un disonesto, un fanatico.
  • Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione. E se al suo sbocciare questa stagione è una festa di verde, al suo appassire è solo un mucchio di foglie marce.
  • Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita. Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
  • Ciò che egli cercava, che ogni creatura degna d’essere nata dovrebbe cercare, non esiste. È un sogno che si chiama libertà, che si chiama giustizia.
  • La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
  • È una cosa di cattivo gusto, comandare, e spiacevolissima. Perché pone a contatto coi beceri e con gli ottusi, costringe a esercitare la volgarità del potere, limita la libertà sia di chi comanda che di chi è comandato, infine inebria i presuntuosi.
  • Molte donne si chiedono: metter al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra.

Citazioni profonde della Fallaci

Le frasi pronunciate da Oriana Fallaci nel corso della sua vita, alcune più famose delle altre, riguardano molti argomenti: dall’amore alla guerra, passando per il diritto all’aborto. Di seguito, un’altra selezione delle sue citazioni più belle:

  • A restare incinte, a morire partorendo e abortendo o non abortendo siamo noi donne, che vi piaccia o meno. Abbiamo sfidato per millenni il vostro inferno e lo faremo ancora.
  • Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o presunta cultura quando essi disprezzano la nostra?
  • E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
  • Risponderò in stile minigonna, cioè in modo abbastanza lungo da coprire l’argomento e abbastanza breve da renderlo interessante.
  • Io non scrivo per divertimento o per soldi. Scrivo per dovere.
  • Ogni nostro gesto è un atto di guerra. Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.
  • Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere. Piangi a quello cui negasti una sigaretta e non è tornato con la pattuglia; piangi su quello che hai rimproverato e ti s’è disintegrato davanti; piangi su lui che ha ammazzato i tuoi amici.
  • La Vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero. È un arcobaleno inesauribile di colori, un concerto interminabile di rumori, un caos fantasmagorico di voci e di volti, di creature le cui azioni si intrecciano o si sovrappongono per tessere la catena di eventi che determinano il nostro personale destino.
  • Nella Vita e nella Storia vi sono casi in cui non è lecito aver paura. Casi in cui aver paura è immorale e incivile.
  • Non è vero che non credi all’amore. Ci credi tanto da straziarti perché ne vedi così poco e perché quello che vedi non è mai perfetto.
  • È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede. E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.
  • Non sentirti mai inferiore a chi si sente superiore a te. Anche la pioggia viene dall’alto, ma finisce per cadere sempre ai nostri piedi.
  • La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno.
  • Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Io sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostituisce un cuore con un altro cuore, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati…
  • Sì, sto dicendo che è troppo facile dar la colpa alla guerra, rifugiarsi dietro l’entità astratta che chiamiamo guerra e a cui ci riferiamo come a una specie di peccato originale, di maledizione divina. Il discorso da affrontare non è sulla guerra. È sugli uomini che fanno la guerra, sui soldati, sul mestiere più antico più inalterabile più intramontabile che esista dacché esiste la vita. Perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell’uomo.
  • Perché malgrado i film sul Vietnam e i giornali e i mesi di addestramento in caserma, non riusciva a cogliere il significato della parola guerra. Non riusciva a capire che roba fosse. Stanotte sì, invece. Poteva dirlo che roba è. È una malattia che sciupa dentro, un cancro che si mangia il cuore, una lebbra che imputridisce l’anima e induce la gente a far cose che in pace non farebbe mai.
  • Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata.
  • L’amo con passione la vita, mi spiego? Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere: il regalo dei regali. Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso, a volte doloroso.
  • La vita è una strada di sassi, sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce. Sassi contro cui bisogna proteggersi con scarpe di ferro. Ma neanche questo basta perché mentre proteggi i piedi c’è sempre qualcuno che raccoglie una pietra per tirartela in testa.
  • Agli uomini non interessa né la verità, né la libertà, né la giustizia. Sono cose scomode e gli uomini si trovano comodi nella bugia e nella schiavitù e nell’ingiustizia. Ci si rotolano come maiali.
  • Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso responsabile, artefice di se stesso; difendete il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
  • Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero. E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre: ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2024 18:18


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