Vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle di Michele Zarrillo, tratte dalle canzoni e dalle interviste che ha rilasciato negli anni.

Considerato uno dei cantanti più bravi dell’intero panorama musicale italiano, Michele Zarrillo vanta una carriera di oltre quarant’anni. Vi presentiamo una raccolta delle sue frasi più belle, tratte sia dalle canzoni che dalle interviste che ha rilasciato negli anni.

Le frasi più belle di Michele Zarrillo

Classe 1957, Michele Zarrillo ha iniziato a muovere i primi passi negli anni Settanta, come chitarrista e cantante dei Semiramis. Il successo è arrivato nel 1987, quando ha vinto la categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo con la canzone La notte dei pensieri. Da questo momento, la carriera dell’artista ha preso il via e non si è più fermata.

Nel suo repertorio discografico ci sono alcuni dei brani più belli e profondi dell’intero panorama musicale nostrano, come: Una rosa blu, Cinque Giorni, Il canto del mare, L’elefante e la farfalla, L’amore vuole amore e Ragazza d’argento. Di seguito, una selezione di frasi tratte dalle sue canzoni:

  • Se fossi mia ti legherei, ma un laccio al cuore non ci sei, al mare o dove c’eri tu, mi punge la tua rosa blu, dolce e un po’ perversa è la tua fantasia, ma una rosa blu sulla pelle mia me ne accorgo adesso, passo dopo passo, che non va più via. (Una rossa blu)
  • Perché quando tu stai annegando non sai mai, oh mai, se conviene farsi forza o lasciarsi andare giù, nel mare. (Cinque giorni)
  • Ma perché quando un uomo è da solo diventa più vero. (Strade di Roma)
  • Come un ultimo amico questa sera sto cercando te, ora che tutto muore e che ho paura in fondo anche di me. (Perdono)
  • Sono l’elefante e non ci passo, mi trascino lento il peso addosso. (L’elefante e la farfalla)
  • La tristezza regala silenzio, ruba luce alla fantasia, poi sorride e ti chiede di credere a una bugia. (Dove il mondo racconta segreti)
  • Ci sarò, ci sarò lungo i viali riscaldati dal sole. Ci sarò, ci sarò nei momenti delle prime parole. Ci sarò ma ti assicuro che di giorni ne avrai da spendere per te e far passare pochi inverni sarà giusto perché la vedremo fiorire proprio come tu vuoi e avrà tutto l’amore che vorrà, che vorrai. (Ci sarò)
  • Innamorandoci proviamo a ritrovare integrità, armonizzando nell’intero le nostre fragili metà. Se parli tu poi mi apro anch’io, da soli non si può, la vita non è questa no. (Innamorando)
  • La nostra storia finisce qui, ma ovunque andrà la tua… Tu resti dentro di me, io l’ho giurato alla vita. Camminerai a fianco a me, ovunque andrà la mia strada. Vivrai nella porta accanto dovunque avrò la mia casa. Farai l’amore con me qualunque sia la mia sposa. (Io ti volevo difendere)
  • Ma perché non hai portato via con te anche il tuo odore, mi è rimasto sui vestiti. Mi fa stare così male. Sono i giorni di una vita che va via senza poesia, giorni stanchi di chi guarda anche un minuto andare via senza che nessuno chiami, chiusi nella nostalgia. (I giorni di una vita)
  • Teresa dai scappiamo amore, corriamo forte fino al mare. Vai piano che ci andiamo ad ammazzare e il canto del mare lo sentono arrivare, il canto del mare gli passa sopra il cuore. (Il canto del mare)
  • Tutti colgono i colori ma soltanto chi ha sofferto coglie il canto. L’amore vuole amore ma non sa mai il suo nome, l’amore vuole amore per te, per me, l’amore vuole amore come la terra il sole. (L’amore vuole amore)
  • Perdonami questa bugia più grande di noi, ma come vorrei portarti lassù, non scendere più… (L’acrobata)
  • Questo è il tempo di vivere te, fino all’ultima parte di me e non chiedermi dove e perché, devi solo fidarti di me. (L’alfabeto degli amanti)
  • Il mio desiderio l’immagine tua, la dolce campagna che un tempo fiorì. Seduto in mezzo alla notte implorarti vorrei, disegno a terra il tuo nome nel chiarore di te. Ci ameremo per sempre anche dopo di noi. (Ragazza d’argento)
  • Amico ti capisco, questo sguardo lo conosco. Anche tu sei stanco proprio come me, sei stanco di cercare una ragione e immagini un abbraccio che non ti ferisca più, mai più. (Nell’estasi o nel fango)
  • Amore mio come farò a rassegnarmi a vivere e proprio io che ti amo ti sto implorando: aiutami a distruggerti. (Cinque giorni)

Citazioni tratte dalle interviste

In questi anni, Michele Zarrillo non si è occupato solo della sua musica, ma è anche riuscito a costruirsi una bellissima famiglia. E’ sposato con Anna Rita Cuparo, dalla quale ha avuto due figli: Luca, nato nel 2010, e Alice, nel 2012. Inoltre, è papà anche di Valentina, venuta al mondo da una relazione precedente. Di seguito, vi presentiamo una selezione di frasi tratte dalle sue interviste:

  • Ho cercato, nella gentilezza, di ritrovare me stesso. Ed è anche quello che mi auguro di ricevere dagli altri uomini.
  • Credo che il compito principale di un artista, quando sta sul palco, sia quello di proporre buona musica e far godere la gente di un concerto intriso di grande forza emotiva, celebrando la voglia di stare insieme.
  • Cosa è rimasto di quel ragazzo? L’indole. Quella non può cambiare. È la natura che te la dà. La mia indole è quella di sempre, che vede le cose come sono. Gli esseri umani li vedo sempre come esseri umani. Ho sempre avuto la forza di stare vicino alla vita, vicino alle persone.
  • Mia moglie mi ha salvato. È stato un momento particolare perché io pensavo fosse un mal di pancia, poi scoprimmo che era un infarto. Lei disse: “Io comunque chiamo l’ambulanza”. Poi ho smesso di fumare. Quando capitano cose così, ti cambiano un sacco di cose. Soprattutto i rapporti umani. Ma anche la conduzione interiore, le prese di coscienza, sono molteplici.
  • Siamo tutti storditi da questa visione della vita un po’ così. Si tende a fotografare tutto quello che di bello la natura ci dà, ma poi tendiamo a distruggerla con le nostre macchine e la nostra plastica. E’ tutto un po’ paradossale. C’è un momento di stordimento della nostra vita.
  • La chitarra è il primo strumento che mi sono fatto regalare da mio padre. Quando andavo a scuola, da piccolissimo, un mio maestro delle elementari mi rimproverava sempre perchè battevo continuamente sui banchi. Quindi fu lui che chiamò mio padre invitandolo a regalarmi qualcosa che potesse aiutarmi a sviluppare la mia passione per la musica e io scelsi la chitarra. Da quel momento iniziai a studiarla seriamente, con fatica, fino ad abbandonare gli studi accademici per dedicarmi completamente alla musica.
  • Mi sento miracolato e ogni giorno lo vivo con gioia. Cerco di impegnarmi nel fare ciò che mi fa sentire bene mentalmente, mi circondo di persone positive e che contano per me. Provo a tenere alla larga malumori, arrabbiature, problemi. Almeno ci provo, poi è inevitabile che irrompano nella quotidianità. Può sembrare retorica, ma quando la tua vita è a rischio, le cose basilari sono quelle che contano

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ultimo aggiornamento: 11 Settembre 2024 17:37


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