Vi presentiamo una raccolta di frasi di Fiorella Mannoia, alcune pronunciate nelle interviste e altre tratte dalle sue canzoni.
Considerata una delle voci più belle dell’intero panorama musicale italiano, Fiorella Mannoia vanta una carriera di oltre cinquant’anni. In questi anni ha regalato ai fan canzoni bellissime, alcune delle quali vere e proprie poesie. Vi presentiamo una raccolta delle sue frasi più profonde, tratte sia dalle interviste che dalle canzoni.
Frasi di Fiorella Mannoia tratte dalle interviste
Classe 1954, Fiorella Mannoia ha debuttato nel lontano 1968, partecipando al Festival di Castrocaro con la canzone Un bimbo sul leone. Il successo, però, è arrivato nel 1981, quando si è esibita al Festival di Sanremo con Caffè nero bollente. Il brano, anche se si è classificato solo all’11esimo posto, le ha aperto le porte del mondo della musica nostrano. Da quel momento ad oggi, non si è più fermata, regalando ai fan singoli meravigliosi.
La Mannoia non si è distinta solo per la bellissima voce, ma anche per il suo modo di pensare. Libera, sempre a sostegno delle donne e delle persone più fragili, è riuscita a sdoganare anche l’amore tra una donna e un uomo più giovane. L’artista, infatti, è sposata con Carlo Di Francesco, che ha 27 anni meno di lei. Di seguito, una raccolta delle frasi più belle di Fiorella tratte dalle interviste:
- Solo una donna può capire che cosa vuol dire rinunciare a una gravidanza. È qualcosa che, anche con le migliori intenzioni, gli uomini non possono capire.
- Da cristiana il cuore mi dice che l’unione tra esseri umani che decidono di impegnarsi a volersi bene, dovrebbe essere benedetta, chiunque essi siano, ma questa è solo la mia modesta opinione.
- Un figlio è un foglio bianco dove ogni genitore scrive ed è un potere quasi divino.
- L’interprete è a metà tra cantante e attore, in fondo le canzoni sono delle piccole sceneggiature. Il loro miracolo è intrappolare, in soli tre minuti, una storia. Dentro ci sono le nostre vite, ci accompagnano, scandiscono il tempo, ci ricordano un momento preciso, una fase della nostra esistenza, dove stavamo e con chi. I nostri incontri, i luoghi che abbiamo visitato. Amori che sono nati, amori che sono finiti. Persone che abbiamo conosciuto, persone che abbiamo perso.
- L’aborto è un dramma orribile, una scelta tragica.
- Se avessimo avuto dei governi lungimiranti avremmo potuto vivere solo con tutta l’arte, che questo paese, il più bello del Mondo, ci offre.
- Le professioni hanno una dimensione pubblica, sulla quale non può incidere l’obiezione di coscienza. Se non si condivide la legge sull’interruzione di gravidanza, e il diritto della donna a decidere, basta scegliere di non fare il ginecologo.
- Il problema dell’immigrazione è grande e forte. Ci dicono che lo fermeranno ma ci raccontano bugie. Non si interromperà mai. La spinta alla vita dell’essere umano, contro la fame e le guerre, è molto più forte. Quale essere umano si mette in attesa della morte?
- Ho scoperto di essere bella a 51 anni.
- I dischi non si vendono più. Non si leggono più giornali e libri. Una rivoluzione enorme. Facciamo i conti con lo smartphone tutto il giorno. Anche gli articoli si sono ridimensionati, la gente non approfondisce. Io ho quasi 70 anni e non mi ritrovo tanto in questo mondo moderno: per me il libro, ancora oggi, ha un valore.
- Sono orgogliosa, faccio fatica a chiedere scusa. Inoltre sono impulsiva e passionale. Proprio la passione mi porta a essere irruenta, ma devo lavorarci su. Si cerca di migliorare sempre.
- La consapevolezza della nostra emancipazione è migliorata. Ma c’è tanto ancora da fare, tante parità non sono ancora raggiunte: come quella del salario o del raggiungimento di posizioni apicali. C’è tanto da lavorare.
- Stanno ammazzando una donna ogni tre giorni sempre per lo stesso motivo, il copione non cambia: la donna vuole farsi una vita, rifiuta il compagno e lui non accetta.
- Una carriera come la mia è fatta di ombre e luce, ma anche gli errori fatti e le canzoni sbagliate servono.
- Non bisogna confondere la gelosia con l’amore perché c’è un limite. E si deve scappare per tempo. Pure i ragazzi devono comprendere che il rifiuto di una donna non è un insulto alla virilità. Siamo tutti vittime di questi retaggi. Cerchiamo insieme un altro percorso, ma si può fare solo insieme. Gli uomini non si devono sentire minacciati.
- Non posso interpretare canzoni che non mi rappresentano, non posso raccontare storie nelle quali non credo. Devo assumermi le responsabilità di quello che dico anche se canto pezzi non scritti da me. Questo aspetto ha condizionato tutte le mie scelte artistiche e sono grata a chi mi ha permesso di fare questo percorso.
- Cerco sempre stimoli. L’artista è il rischio che corre. L’artista che non rischia non è un artista.
Citazioni tratte dalle canzoni più belle
Le canzoni parlano degli argomenti più disparati: dalla forza delle donne all’amore, passando per l’amicizia. I suoi brani, come Quello che le donne non dicono, Il cielo d’Irlanda, Come si cambia e Combattente, sono iconici. Di seguito, una selezione di frasi di Fiorella Mannoia tratte dai suoi pezzi più belli:
- Ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente, in questo nido scaldato ormai da un sole paziente, che brucia dentro di me, che è forte come il caffè, un pomeriggio così, oh no, non voglio star qui! E poi mi fermo per guardarmi un istante, le smagliature della vita sono tante. Un ballo in cucina e sono ancora bambina, un pranzo da sposa e butterò giù qualcosa e questa voglia che non passa, mentre dentro bussa. Io non ho bisogno di te. (Caffè nero bollente)
- Per tutto quello che è giusto. Per ogni cosa che ho desiderato. Per chi mi ha chiesto aiuto. Per chi mi ha veramente amato. E anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno. Non mi ha ringraziato mai. So che in fondo. Ritorna tutto quel che dai. (Combattente)
- Ci fanno compagnia certe lettera d’amore. Parole che restano con noi. E non andiamo via. Ma nascondiamo del dolore. Che scivola, lo sentiremo poi. (Quello che le donne non dicono)
- Il cielo d’Irlanda è una donna che cambia spesso d’umore, il cielo d’Irlanda è una gonna che gira nel sole, il cielo d’Irlanda è Dio che suona la fisarmonica, si apre e si chiude con il ritmo della musica. (Il cielo d’Irlanda)
- Quante luci dentro ho già spento, quante volte gli occhi hanno pianto, quante mie incertezze ho già perso. Sentire il soffio della vita su questo letto che fra poco vola, toccarti il cuore con le dita e non aver paura di capire che domani è un altro giorno. (Come si cambia)
- Doveva andare tutto così, anche se adesso ci troviamo qui sulla stessa strada, dopo una vita già spesa. Io sono stata sempre qui a innamorami ogni giorno di più di questa nostra vita, che ci ricorda ancora che quando si ama non si perde mai. (Perfetti sconosciuti)
- Non avere paura di non avere coraggio. Fai la differenza dentro questo viaggio e spalancare gli occhi a quel che vedi e dare sempre spazio ai tuoi pensieri. E dire basta perché ne hai abbastanza, non lo senti questo vento che si alza? Perché anche un solo passo fa la differenza e uno dopo l’altro diventa resistenza. Anche una parola sola diventa resistenza. (Resistenza)
- Siamo il silenzio che resta dopo le parole. Siamo la voce che può arrivare dove vuole. Siamo il confine della nostra libertà. Siamo noi l’umanità. Siamo il diritto di cambiare tutto e di ricominciare. Ricominciare. (Il peso del coraggio)
- Rivendica il diritto ad essere felice. Non dar retta alla gente, non sa quello che dice. E non aver paura, ma non ti fidare, se il gioco è troppo facile, avrai qualcosa da pagare. Ed io ti penserò in silenzio, nelle notti d’estate, nell’ora del tramonto. (In viaggio)
- Avrei voluto vivere fermando ogni domenica con te, avrei voluto credere che non finisse mai, avrei voluto essere il destino per decidere il domani, qualcosa che rimane, anche quando il cielo cade. (Ogni domenica con te)
- Siamo i denti, siamo un pezzi di pane. Siamo stati storia ed ecco il finale, niente applausi sul sipario che scende. Scende solo la pioggia, ma non sembra importante. Forse coi ricordi riempi un secchio bucato, forse qualche cosa ho imparato. Forse e sono sincera, forse. (Un pezzo di pane)
- Non hanno senso queste scarpe, o qualunque cosa ai piedi, se non riesci a camminare per paura di cadere; le frasi di circostanza, nessun cielo in nessuna stanza, non ha senso questa luna, se non ci sono spettatori, o cortili senza baci come una rosa senza spine e le guide di tutti i posti dove non siamo mai andati. (Il senso)
- Forse è vero. Mi sono un po’ addolcita. La vita mi ha smussato gli angoli. Mi ha tolto qualche asperità. (Combattente)
- Io posso dire la mia sugli uomini: qualcuno l’ho conosciuto, qualcuno mi è solo sembrato, qualcuno l’ho proprio sbagliato e qualcuno lo sbaglierò. Ma posso dire la mia sugli uomini, davanti a una tazza di latte con una coperta di troppo. Appena finisce la notte, qualcosa mi inventerò. (Io posso dire la mia sugli uomini)
- Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà. Cambia il vento ma noi no e, se ci trasformiamo un po’, è per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi. Siamo così, è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui con le nostre notti bianche. Ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro «sì». (Quello che le donne non dicono)
- La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione. Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po’. Per ogni anima tagliata, l’amore è sangue, futuro e coraggio. A volte sogni di navigare su campi di grano e, nei ritorni, quella bellezza resta in una mano. E adesso che non rispondi, fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero. E tu da lì mi sentirai se grido «Io non ho paura». (Io non ho paura)
- Il tempo ha cucito qualche ferita. E forse tolto anche ai miei muscoli. Un po’ di elasticità. Ma non sottovalutare la mia voglia di lottare. Perché è rimasta uguale. Non sottovalutare di me niente. Sono comunque sempre una combattente. (Combattente)
- E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite. Che sono sempre meno le persone amiche. Che non esiste resa senza pentimento. Che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo. E ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono. Che gli amori anche i più grandi poi finiscono. Che non c’è niente di sbagliato in un perdono. Che se non sbaglio non capisco io chi sono. (Il peso del coraggio)
- A chi trova se stesso nel proprio coraggio. A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio. A chi lotta da sempre e sopporta il dolore. Qui nessuno è diverso, nessuno è migliore. A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero. A chi resta da solo abbracciato al silenzio. A chi dona l’amore che ha dentro. (Che sia benedetta)