“Io voglio fare il posto fisso”: le frasi più iconiche del film Quo vado di Checco Zalone

“Io voglio fare il posto fisso”: le frasi più iconiche del film Quo vado di Checco Zalone

Vi presentiamo una raccolta delle frasi più iconiche del film Quo vado di Checco Zalone, pellicola che ha incassato più di 65 milioni di euro.

Quanti sono cresciuti con il mito del “posto fisso” hanno di certo amato Quo vado di Checco Zalone. La pellicola, esilarante come tutti gli altri film dell’attore pugliese, ha riscosso un successo enorme e alcune frasi sono diventate iconiche: scopriamole insieme.

Frasi del film Quo vado di Checco Zalone

Uscito nel mese di gennaio del 2016, il film Quo vado di Checco Zalone ha incassato 65,4 milioni di euro. Un grande successo per l’attore pugliese, in questa occasione diretto da Gennaro Nunziante. La pellicola racconta di un ragazzo del Sud Italia cresciuto con l’ossessione del “posto fisso“. Lavora – si fa per dire – presso l’Agenzia di Stato per la Caccia e la Pesca, vive a casa dei genitori e non ha alcuna intenzione di costruirsi una famiglia. La sua esistenza cambia quando, a causa di un provvedimento pensato proprio per licenziare i nullafacenti, viene mandato al Polo Nord. Le condizioni che si ritrova a vivere lo fanno vacillare, tanto da fargli balenare l’idea di abbandonare il posto fisso. A mescolare le carte, però, ci pensa una donna, la ricercatrice Valeria.

Riuscirà il protagonista mettere la testa a posto? Onde evitare spoiler, anche se è difficile trovare qualcuno che non abbia visto il film, vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle tratte da Quo Vado:

  • Lei non amava me, amava la mia fissità di posto. (Checco mentre parla di Penelope)
  • Un invalido in famiglia serve sempre! (padre di Checco)
  • E così dopo quindici anni al servizio della mia nazione, mi costringevano ad abbandonare il mio ufficio perché la legge è arida e non tiene conto dei sentimenti. (Checco)
  • Cosa mi combinò quella ragazza. In pochi attimi riuscì a trasformare in un paradiso ciò che mi appariva l’inferno, in piacevole freschezza ciò che era il ghiaccio polare e in un simpatico lemming ciò che era ‘na zoccola! Perché quello è il lemming. Però lì con lei c’aveva poesia. La zoccola… incredibile… l’amore che cosa può! (Checco)
  • Signor sindaco, ti prometto che entro una settimana al più tardi, avremo tutte le irregolarità a norma. (Checco)
  • Prete: E tu Checco? Che vuoi fare da grande? / Checco (bambino(: Io voglio fare il posto fisso come te!
  • Si chiama tredicesima. Se il tuo cuore non conosce questa gioia, allora taci perché gli dei ti hanno condannato alla partita Iva.

Ecco il trailer di Quo vado di Checco Zalone:

Quo vado: le frasi più iconiche

Così come accaduto con gli altri film di Checco Zalone – pensiamo alla canzone Angela di Cado dalle nubi – molte frasi di Quo vado sono diventate iconiche. Di seguito, un’altra selezione di citazioni tratte dalla pellicola:

  • Significa che l’intenzione c’è, l’anello c’è… quando c’è la decisione, eh… ci sposiamo! (Checco a Penelope)
  • Vede dottore, quando ero bambino e mia madre mi comprava il Calippo, nel veder che si scioglieva già soffrivo da matti. Mo’ figurati la calotta polare artica che si scioglie! Sono cose che io non reggo! (Checco)
  • Non si scrive l’Italia invano! (Checco a un norvegese che aveva aperto un ristorante italiano)
  • Valeria non puoi rescindermi così, amore mio, dovrò farti vertenza! (Checco)
  • S’è commossa! Questa donna ha un cuore. S’è commossa! (Ministro Magnu riferito alla dottoressa Sironi)
  • Mamma di Checco: Me lo dici mo com’è questa ragazza? / Checco: Com’è… me’, com’è… Hai presente Cameron Diaz? Me’, ficcaci dentro Margherita Hack e dacci una spruzzatina di Licia Colò, è lei! (parlando di Valeria)
  • Non portate i bambini a vedere Dumbo che lì so’ cazzi!
  • Valeria: Bello Ines, vuol dire purezza. / Checco: Anche “Istituto nazionale Enti Statali”, però “purezza” è buono pure.
  • Tira più un sorriso di donna che un rinoceronte.
  • Checco: No senatore, a me avete già sistemato, io sono del paese vostro, voi avete sistemato mio padre al Comune e mio zio alla Regione. / Senatore Binetto: A te dove ti ho messo a non fare nulla? / Checco: Io alla Provincia!
  • Checco: E tu non la fai la preghiera? / Bimbo norvegese: Sono ateo! / Checco: Ringraziamo a Cristo!
  • L’angelo custode non abbandona i suoi posti fissi.