Vi presentiamo una raccolta di frasi tratte dalle canzoni più belle di Ghali: da Ninna Nanna a Casa mia, passando per Pizza Kebab.

Cantante di origini tunisine ma nato a Milano, Ghali ha riscosso un grande successo fin dalle prime apparizioni nel mondo della musica italiana. Le sue canzoni, spesso di denuncia, inducono a riflessioni profonde. Vi presentiamo una raccolta di frasi tratte dai suoi brani più profondi.

Le frasi più belle di Ghali

Classe 1993, Ghali si è appassionato all’hip hop fin da ragazzino. Nel 2011 ha fondato il gruppo Troupe D’Elite e ha iniziato ad occuparsi di musica a tempo pieno. L’incontro fortunato è stato quello con il collega Guè Pequeno che, attratto dal suo stile, gli ha proposto un contratto discografico con la sua etichetta. Poco dopo ha intrapreso la carriera da solista, arrivando a collezionare collaborazioni di successo, come: Marracash, Luchè, Sfera Ebbasta, Tedua e Achille Lauro.

Nel 2024 ha debuttato al Festival di Sanremo come cantante in gara con la canzone Casa mia, che ha conquistato il quarto posto della classifica finale. Di seguito, vi presentiamo una selezione di frasi tratte dalle canzoni più belle di Ghali:

  • Il fine giustifica i mezzi, c’ho stile anche sui mezzi. Ragazzi a pezzi, tutti a pezzi, torniamo a casa in carro attrezzi. (Ninna Nanna)
  • Madre Teresa de Calcutta, giuro che non è mea culpa. (Pizza Kebab)
  • Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!” Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua!”. (Cara Italia)
  • Mamma, dai, sincera ti aspettavi tutto questo? Eravam già ricchi dentro, mio dio che bello dirti “Te l’avevo detto”. (Ricchi Dentro)
  • A Baggio quando piove, piove un botto, esco con lei, metto il pigiama sotto, ma non perché ci devo andare a letto, è che quando sto giù un botto non basta il giubbotto. (Boogieman)
  • Ti prego non mi uccidere il mood, dai. Chi se ne frega dei tuoi “ma”, dei tuoi “se”, dei tuoi “bla-bla”? Voglio stare in good times. (Good Times)
  • Il mio primo bacio nel 2006, le ho detto, “Ti amo” Mi ha risposto, “Ok” (hey). Mi hanno scritto sullo zaino nuovo “Ghali gay”, tu facevi tanto il bullo e ora dove sei? (Turbococco)
  • Piccola, sei la mia piccola, c’est ma petite. (Jennifer)
  • Sono uscito dalla melma, da una stalla a una stella, compro una villa alla mamma. (Ninna Nanna)
  • Io sono causa di quello che sono e non chiedo perdono. (Non lo so)
  • Ho un nemico immaginario perché il vero non è in grado. (Vai tra)
  • Hai mai visto uno schiavo diventare re? Dormire in strada e svegliarsi in un king size bed. (Boogie Nights con Rkomi)
  • Oggi brilli come luce, ormai le ferite son chiuse, so che questo mondo t’illude, l’amore fa montagne russe. (Lacrime)
  • Anche quest’anno voto “boh” (voto “boh”) ai miei figli cosa dirò? (cosa dirò? Boh). Dimmi qualcosa che non so (che non so, boh) tuo figlio è in un reality show (oh, o no?). (Ricchi dentro)
  • Io non vado a dormire prima delle tre, poi mi sveglio e mi chiedo il sole dov’è. (Happy Days)
  • Il mio non è rap, è un raptus. (Ninna Nanna)
  • Qua la gente parla, la gente parla, c’è chi poteva valerne la pena, ma ha scelto di farla. (Voci)
  • Mi odio e mi amo, come Milano, come fai te. (Come Milano)
  • I miei frate fuori come ombrelli nell’atrio, affogo nel mio drink come Leonardo Di Caprio. Passaporto rouge valido per l’espatrio, palme storte copron la mia testa su un BMW. (Dende)
  • Siamo tutti zombie col telefono in mano, sogni che si perdono in mare. Figli di un deserto lontano. Zitti, non ne posso parlare. Ai miei figli cosa dirò? Benvenuti nel Truman Show. Non mi chiedere come sto, vorrei andare via però. (Casa mia)

Citazioni tratte dai brani più profondi di Ghali

All’anagrafe Ghali Amdouni, il rapper è nato a Milano da genitori di origini tunisine. Cresciuto a Baggio, quartiere periferico del capoluogo lombardo, l’artista ha parlato della sua esistenza in diverse canzoni, arrivando a confessare anche un periodo di detenzione nel carcere minorile Cesare Beccaria. Di seguito, un’altra selezione di frasi tratte dai suoi brani più profondi:

  • Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge, fuori dal gregge, che scrive: “Scemo chi legge”. (Cara Italia)
  • Figlio di una bidella, con papà in una cella. (Ninna Nanna)
  • Ho vinto da solo, ho perso da solo. Ho spinto da solo, ho chiesto a me solo. Tutto da solo, ho creato da solo, ho distrutto da solo. (Non lo so)
  • È la via di Carlito, ma con un lieto fine, come andare in paradiso, ma senza morire. (Habibi)
  • Colpi di tosse, alfabeto Morse. (Pizza Kebab)
  • Sto perdendo la rotta e in più ho la bussola rotta, ma grazie a Dio c’ho una casa e un amico che mi ci porta. (Ninna Nanna)
  • Qual è la differenza tra sinistra e destra? Cambiano i ministri ma non la minestra, il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra. (Cara Italia)
  • Quanto è brutto avere tutto, nei tuoi occhi zero fame. Estinguo rapper come il mutuo, distinguo un frate’ da un infame. (Peace and Love, con Charlie Charles e Sfera Ebbasta)
  • Boogieman, spegni queste nuvole che lei si bagna più di me, poi faccio cose stupide, stupide. (Boogieman)
  • Con la tua gang mai, se mi stai lontano è meglio tu e le tue bad vibe. (Happy Days)
  • Mi piace fumare con lei della flora in altre città d’Europa, tenerla da dietro e sbanfare l’aroma mentre cucina qualcosa. (Habibi)
  • C’è chi canta insieme a una sirena, c’è chi balla dentro a una galera dove è sempre mezzanotte, tu lo sai che sei il mio brother. (I Love You)
  • Per chi è cresciuto veloce tra autobus e metro, per chi fa un passo avanti e due indietro, chi come me al sedile posteriore pensa al futuro anteriore guardando oltre il vetro. (Come Milano)
  • Chi infama e non parla quando lo vedi, chi ti dice “in bocca al lupo” e spera che crepi. (Wily Wily)
  • Se vuoi seguire il cuore fai la cosa sbagliata, il mio consiglio è prendi tutto e scappa dai radar. (Non lo so)
  • I miei sogni sono lì corro a prenderli, non morirò sul set come Brandon Lee. Il mio cuore non brucia mai come i jeans, scappo dai rossi gialli come Kill Bill. (Happy Days)
  • Il successo è come una Ferrari bisogna mantenere il turbo. (Ricchi Dentro)
  • Ma come fate a dire che qui è tutto normale. Per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale per un pezzo di terra o per un pezzo di pane, non c’è mai pace. (Casa mia)

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