Caparezza: le frasi più belle tratte dalle sue canzoni

Caparezza: le frasi più belle tratte dalle sue canzoni

Vi presentiamo una selezione delle più belle frasi tratte dalle canzoni di Caparezza, la voce fuori dal coro nel rap italiano.

Nel panorama musicale italiano, Michele Salvemini, meglio conosciuto come Caparezza, è un artista che si è distinto per il suo stile unico e la sua capacità di coniugare rap, rock e musica alternativa. Con i suoi testi è diventato portavoce di una generazione che attraverso la musica cerca non solo intrattenimento, ma anche stimoli alla riflessione. Di seguito vi presentiamo una selezione delle più belle frasi tratte dalle sue canzoni.

Frasi tratte dalle canzoni di Caparezza

La carriera di Caparezza è costellata di successi, a partire dal secondo album “Verità supposte“, che grazie a hit come “Fuori dal tunnel” ha riscosso grande popolarità. Nonostante il malinteso legato alla ricezione di questo brano, che ironicamente divenne un tormentone estivo, l’artista non ha mai smesso di veicolare messaggi profondi attraverso la sua musica. Ecco una selezione delle frasi più belle tratte dalle sue canzoni:

  • Mi trovavo in un parchetto di quelli cittadini, immerso nel cinguettio di mille uccellini, cip cip cip cup e tra mille distrazioni, si fa sentire pure quello dentro ai pantaloni, state buoni e sentite sto racconto che è uno spasso, su quello che mi è capitato per non farla addosso. (Tengo duro)
  • Se tengo duro qualche cosa si rimedia, davanti a me una tipa legge la “Divina Commedia”, ma come fanno questi a leggere nel tram, non lo so, ma so solo che dovrò aspettare un po’ ma nel frattempo. (Tengo duro)
  • Sono contento, che mi lascio andare via, compro chili e chili di biglietti della lotteria e penso ad un viaggio da uomo rude, a foglie di palme ondeggiate da ragazze seminude a milioni di milioni da tuffarvi dentro come Paperon de’ Paperoni. (Succede solo nei film)
  • La minigonna ti esalta, ti porta alla ribalta e quando è corta ti fa più alta riscalda quando la chiappa tiene stretta, elegante sul sedere che sculetta oppure in bicicletta, adagiata sul sellino, a fare strage di cuori lungo il cammino. (Donne in minigonne)
  • Non fumo, non mi canno, non mi drogo, non bevo, | a volte penso di essere il vero alternativo! (La gente originale)
  • Scoppia la guerra, io me ne scappo, ma quale patria, io me ne sbatto, tu mi imponi le divise, io me le strappo, ho due bottiglie tu combatti, io me le stappo. Disertore a vita, e me ne vanto, se foste come me non ci sarebbe guerra in atto. (Comunque dada)
  • Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, | mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo. (Jodellavitanonhocapitouncazzo)
  • Non vivo di pallone, non parlo di figone, non indosso vesti buone quindi sono fuori da ogni discussione! (La mia parte intollerante)
  • Meglio depressi che stronzi del tipo «Me ne fotto», perché non dicono «Io mi interesso»? Che si inculino un cipresso! (La mia parte intollerante)
  • Io sono il toro dalla grande mole, ma mi mancano le parole, tipo yeti tu mi credi abominevole perché mi vedi precipitevole, ma è solamente l’indole con cui mi dipingono le favole. (Dalla parte del toro)
  • Vuoi fare il cantante? Ti servirà una spinta! Vuoi fare l’assessore? Ti servirà una spinta! Vuoi fare carriera? Ti servirà una spinta! Sull’orlo di un burrone avrei bisogno di una spinta!” (Il secondo secondo me)
Caparezza

Frasi di Caparezza

Negli anni, l’arte di Caparezza si è evoluta mantenendo sempre una forte impronta personale. L’album “Museica” rappresenta un punto di svolta, con l’uso di quadri come ispirazione per le canzoni, a dimostrazione di come musica e altre forme d’arte possano intrecciarsi. L’ultimo progetto, “Exuvia“, si pone come una riflessione sull’evasione dalla prigionia mentale, proseguendo il percorso intrapreso con “Prisoner 709“. Ecco un’altra selezione di frasi tratte dalle sue canzoni:

  • Italiani brava gente, italiani dal cuore d’oro, l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori. (Il secondo secondo me)
  • Non sono sposato, diciamo che convivo. Non sono disoccupato, diciamo che sto studiando. Non sono un delinquente, diciamo che mi arrangio. Diciamo diciamo diciamo diciamo un sacco di cazzate! (Il secondo secondo me)
  • Nella cella reietto perché tra fede e intelletto ho scelto il suddetto, Dio mi ha dato un cervello, se non lo usassi gli mancherei di rispetto. (Il tuo sogno erotico)
  • Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande, è già tanto se mi cambio le mutande. (Abiura di me)
  • Ne ho piene le palle piuttosto non esco, nel gregge rimango soltanto se faccio il pastore tedesco. (Nessuna razza)
  • Suppone verità che in quanto supposte se le metta nel culo. (Nessuna razza)
  • La situazione è delirante, è come la naia dove chi più aveva potere più era ignorante. (Nessuna razza)
  • Se parlo di cazzate tutti dicono che bello, se faccio polemica sono carne da macello. Per carità, molto meglio le banalità, “parlare di emozioni”, questo è il motto. (La legge dell’ortica)
  • Della poesia me ne fotto, io stesso sono nato per un condom che si è rotto.  (La legge dell’ortica)
  • Quando butto giù il testo, che vuoi che ti dica? Non c’è gusto se non irrita. (La legge dell’ortica)
  • Ma l’amore che cos’è? È un concetto che vuol dire tutto e niente, dall’amore scontato dell’uomo innamorato all’amore in senso lato per la gente. (La legge dell’ortica)
  • Io ho una Tipo di seconda mano che mi fa da pub, da disco e da divano, sono qua, come un allodola questo è il mio ramo. (Fuori dal tunnel)
  • Immune al pattume della TV di costume in volo senza piume in un volume di fumetti sotto il lume non c’è paragone. (Fuori dal tunnel)
  • Si vive di ricordi, signori, e di giochi, di abbracci sinceri, di baci e di fuochi, di tutti i momenti, | tristi e divertenti, e non di momenti tristemente divertenti. (Fuori dal tunnel)

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