Le frasi più belle e crude di Charles Bukowski

Le frasi più belle e crude di Charles Bukowski

Quali sono le frasi di Charles Bukowski più famose di sempre? L’autore di Taccuino di un allegro ubriacone è stato parecchio prolifico.

Poeta e scrittore dalla lingua pungente, Charles Bukowski è scomparso nel 1994 ma i suoi scritti sono ancora oggi letti da tantissime persone. Non solo, anche le frasi da lui pronunciate sono molto gettonate, specialmente quelle più crude: vediamo le citazioni più celebri.

Le più belle frasi di Bukowski

Charles Bukowski, poeta e scrittore americano, ha lasciato ai posteri oltre sessanta libri, tra romanzi, racconti e poesie. Con una vita piuttosto vivace, dove l’alcool e il sesso hanno fatto da padroni, l’autore ha impresso su carta tutte le avventure/disavventure più significative della sua esistenza. La sua scrittura trasuda grande amarezza. Il risentimento che nutre nei confronti di coloro che gli hanno fatto dei torti domina tutta la sua produzione letteraria. Di seguito, una selezione di frasi celebri di Bukowsi:

  • Se inizierò a parlare di amore e stelle, vi prego: abbattetemi.
  • Alcune persone non impazziscono mai. Che vite davvero orribili devono condurre.
  • Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme.
  • La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.
  • Ecco il problema di chi beve, pensai versandomene un altro: se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.
  • Se non scrivo per una settimana mi ammalo, non riesco più a camminare, mi gira la testa, vomito, non mi alzo dal letto. Ho bisogno di scrivere a macchina. Se mi tagliassero le mani scriverei con i piedi. Sicché non ho mai scritto per i soldi, ho scritto per questo stimolo imbecille.
  • Pensate a tutti i milioni di persone che vivono insieme anche se non gli piace, che odiano il loro lavoro e sono spaventati all’idea di perderlo: non c’è da stupirsi che le loro facce abbiano l’aspetto che hanno.
  • Ci sono delle persone che devono sempre andare da qualche parte. “andiamo al cinema!” “andiamo in barca!” “andiamo a scopare!” “andate a cagare tutti quanti”, dico sempre io, “lasciatemi in pace qui”.
  • I pazzi e gli ubriachi sono gli ultimi santi della terra.
  • Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro. Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può vivere così e che la maggior parte lo fa?
  • Non aspettare la donna giusta. Non esiste. Ci sono donne che riescono a farti provare qualcosa di più col loro corpo o con la loro anima, ma sono esattamente le stesse che ti accoltelleranno proprio sotto gli occhi della folla.
  • Alcune persone non meritano il nostro sorriso, figuriamoci le nostre lacrime.
  • Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un’altra e ti lascerà anche quella.
  • Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.
  • La religione va bene negli ospedali. Dio gode di una certa popolarità in posti del genere.
  • Gli innamorati diventano spesso nervosi, pericolosi. Perdono il senso della realtà. Perdono il senso dell’umorismo. Diventano irritabili, psicotici e noiosi. Ammazzano perfino la gente.
  • L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
  • Ci vuole un certo dosaggio, fra solitudine e folla. Un certo equilibrio ecco il trucco, per non finire fra quattro pareti imbottite.
  • Gente che va su e giù per le scale mobili, negli ascensori, che guida automobili, le porte dei garage che si aprono schiacciando un pulsante. Poi vanno in palestra per smaltire il grasso.
  • Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita da schifo.
  • Una delle più grandi opere d’arte del mondo: una donna con delle belle gambe che esce dalla macchina.
  • Il rapporto sessuale è prendere la morte a calci nel culo mentre si sta cantando.
  • Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.
  • Io dico alle donne che la faccia è la mia esperienza e le mani sono la mia anima. Qualunque cosa, pur di tirare giù quelle mutandine
  • Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
  • Il genere umano ha molte debolezze, ma le due principali erano: incapacità di arrivare in orario e incapacità di mantenere le promesse.
  • Io sono il mio dio. Siamo qui per disimparare gli insegnamenti della chiesa di stato, e il nostro sistema educativo. Siamo qui a bere birra. Noi siamo qui per uccidere la guerra. Siamo qui per ridere della probabilità e vivere le nostre vite così bene che la morte tremerà a prenderci.

Charles Bukowski: gli aforismi che l’hanno reso immortale

Tante le frasi famose di Bukowski che ancora oggi vengono dedicate, affidate ai social oppure a lettere che, probabilmente, non arriveranno mai a destinazione. La sua scrittura è pungente e, forse, non è per tutti. Di seguito, una selezione di citazioni famose:

  • Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno.
  • Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli. Invece a me fa paura la folla.
  • I furbi ci fottono sempre al momento giusto, nel posto giusto, col sorriso giusto. Camminano con sprezzo anche sopra la loro merda.
  • Come m’immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.
  • Ovunque vada la folla tu corri dall’altra direzione. Loro si sbagliano sempre.
  • L’uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. Diffidatene. Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita.
  • Paradossalmente la gente che crede di sapere sempre tutto è proprio quella che non capisce mai un cazzo.
  • Ci sono dei momenti in cui la follia diventa così vera che non è più follia.
  • A volte pensavo al fegato, ma lui non parlava mai, non diceva mai: “Smettila, tu stai ammazzando me e io ammazzerò te!” Se avessimo il fegato parlante non avremmo bisogno degli Alcolisti Anonimi.
  • Da dove venivano le donne? Ce n’era una scorta infinita. Ciascuna di esse era diversa, unica. Avevano la passera diversa, i seni diversi, la bocca diversa, ma nessun uomo poteva godersele tutte, ce n’erano troppe, con le gambe accavallate, a far impazzire gli uomini. Che pacchia!
  • La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.
  • Mi guardai intorno. Non c’era nessuna donna lì in quel caffè. Ripiegai sulla cosa che sta al secondo posto in graduatoria: sollevai il mio bicchiere e lo scolai.
  • “Umanità, mi stai sul cazzo da sempre”. Ecco il mio motto.
  • L’amore è una forma di pregiudizio. Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo. Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
  • Non c’è donna più bella di quella che passa sotto la tua finestra e un attimo dopo non c’è più.
  • Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla.
  • Per ogni Giovanna d’Arco c’è un Hitler appollaiato dall’altra estremità dell’altalena. La vecchia storia del bene e del male.
  • Il mondo sarebbe un posto di merda senza le donne. La donna è poesia. La donna è amore. La donna è vita. Ringraziale, coglione!
  • L’amore non è che il risultato di un incontro casuale. La gente gli dà troppa importanza. Per questo motivo una buona scopata è tutt’altro che da disprezzare.
  • Ospedali e galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore.
  • Dev’essere strano vivere con me. È strano anche per me.

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