Funerale di Franco Battiato: l’ultimo addio con pochi intimi e il saluto dell’Etna

Funerale di Franco Battiato: l’ultimo addio con pochi intimi e il saluto dell’Etna

I funerali di Franco Battiato sono stati celebrati e l’ingresso è stato consentito soltanto ai famigliari e agli amici più intimi.

I funerali di Franco Battiato, scomparso martedì 18 maggio 2021, sono stati celebrati davanti a poche persone, 100 stando a quanto sostengono i maggiori quotidiani. L’ingresso al rito funebre è stato consentito solo ai famigliari e agli amici più stretti, come la cantante Carmen Consoli. C’è anche stato il “saluto” dell’Etna, con una leggera eruzione avvenuta alla mezzanotte.

Franco Battiato: un funerale intimo

Franco Battiato è morto martedì 18 maggio 2021 a 76 anni, lasciando in lacrime l’Italia intera. Con le sue canzoni – considerate vere e proprie poesie – ha segnato l’esistenza di tante generazioni. Ha cullato i primi amori e le grandi delusioni, ma ha anche spinto milioni di fan a fare viaggi introspettivi molto importanti. Non a caso, il suo funerale ha visto la lettura di un brano del Libro della Sapienza e di un passo del Vangelo, le Beatitudini. Il rito funebre, su richiesta della famiglia, è stato privato e blindatissimo. La cerimonia si è svolta presso la cappella annessa a Villa Grazia, la casa che aveva scelto a Milo, sotto l’Etna, nella sua adorata Sicilia. L’ingresso in giardino è stato concesso solo agli amici più intimi, come i musicisti a lui più legati, Carmen Consoli, Luca Madonia, Giovanni Caccamo e pochi altri.

L’omelia è stata celebrata da padre Guidalberto Bormolini, arrivato in Sicilia da Prato proprio per l’amicizia che lo legava a Battiato, e da Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa. Quest’ultimo, nel corso del rito durato un’ora e mezza, ha ammesso: “Un sincero e onesto ricercatore spirituale, un artista che aveva fatto della ricerca del divino uno scopo di vita“.

L’ultimo viaggio di Battiato: il saluto dell’Etna

Il funerale di Franco Battiato si è concluso dopo mezzogiorno, quando dal cancello di Villa Grazia è uscito il suo feretro. La bara era coperta da un cuscino di rose gialle e ha attraversato la folla, che si è lasciata andare ad applausi ‘silenziosi’ e lacrime. Il Maestro, per suo stesso volere, ha scelto di farsi cremare. L’urna con le sue ceneri sarà collocata nella cappella di famiglia situata all’interno della sua dimora.

Anche l’Etna, a suo modo, ha voluto salutare il grande Maestro. A mezzanotte ha fatto una leggera eruzione, che il vulcanologo Boris Behncke descrive così su Facebook: “Sarà come dicono da queste parti che l’Etna abbia voluto mandare il suo saluto al grande maestro defunto. Lo ricorderemo così, non come parossismo numero 18’ (o ‘numero 22’ se si conta dal 13 dicembre 2020). In maniera del tutto sorprendente, intorno alla mezzanotte, si è riattivata la ‘Bocca della sella’ al cratere di Sud-Est, e fino all’alba ha dato uno spettacolo sublime…“.