Chi vuole fotografare per ricordare ogni momento sempre sta commettendo un grosso errore. Ad affermarlo è la scienza: ecco cosa è stato scoperto…
Avere uno smartphone sempre a portata di mano ci permette di immortalare qualsiasi istante, che sia un pranzo con gli amici o un paesaggio meraviglioso incontrato durante una gita fuori porta. Soprattutto con i social, si tende a fotografare per ricordare e condividere qualsiasi momento importante della giornata. Voler scattare una foto, però, non è solamente “condivisione social”, ma anche un modo per poter riguardare e rivivere quel momento attraverso lo scatto.
In realtà commettiamo un grosso errore: uno studio scientifico ha rivelato che fotografare un istante e ciò che si ha di fronte aumenta il rischio di ricordare meno rispetto a chi non fotografa. Ecco perché!
La fotografia come ricordo

Fotografare significa ricordare, peccato che secondo lo studio svolto da due psicologi dell’Università Santa Cruz in California pubblicato sul Journal of Applied Research Memory and Cognition, non è affatto così. Va bene voler immortalare il momento e rivedere lo scatto ogni volta che si vuole, ma in questo modo non facciamo altro che vivere in modo meno realistico l’esperienza vissuta.
Lo studio si è svolto tramite due esperimenti: nel primo, i ricercatori hanno preso in esame 42 studenti, suddivisi poi in 3 gruppi, chiedendo loro di osservare delle slide con 15 quadri. Il primo gruppo ha dovuto scattare una foto, il secondo ha dovuto scattare e condividere sui social, il terzo gruppo ha invece dovuto osservare i quadri senza dover fotografare. Dopo 10 minuti si è svolto un questionario con 30 domande riguardo i quadri. Inutile dire che il terzo gruppo era quello che ricordava maggiormente i dettagli dei dipinti.
Il secondo esperimento ha invece visto prendere in esame 51 studenti. A loro è stato dato il compito di scattare la foto e cancellarla subito dopo. Anche in questo modo i ricordi sono stati molto ridotti.
Le conclusioni dello studio
Gli psicologi Benjamin Storm e Julia Soares sono arrivati alla conclusione che il telefono è fonte di distrazione. Avendolo in mano pronto a scattare foto consecutive ci riduce la concentrazione e di conseguenza non ci impadroniamo dei giusti ricordi e delle giuste informazioni riguardo una determinata esperienza.
Rimanendo sul tema “scarsa concentrazione”, possiamo ricordare che il telefono comporta anche perdita di denaro e tempo…