Fondo pensione, come funziona: pro e contro dell’integrazione pensionistica

Fondo pensione, come funziona: pro e contro dell’integrazione pensionistica

Sempre più persone aderiscono ad un fondo pensione complementare. Come funziona? Scopriamo i pro e i contro dell’integrazione pensionistica.

Anche se l’età per il pensionamento è ancora lontana, sono molte le persone che decidono di aprire un fondo pensione. Vediamo insieme cos’è e come funziona, nonché i pro e i contro di quella che potremmo considerare come una vera ‘misura preventiva’.

Fondo pensionistico: cos’è e perché è importante

Il fondo pensione altro non è che un’integrazione alla normale ‘retribuzione mensile’ che si prenderà una volta raggiunta l’età per mettere fine al percorso lavorativo. Negli ultimi anni, sempre più persone decidono di aprire un ‘conto’ destinato alla ‘vecchiaia’ e i motivi sono diversi. Innanzitutto, l’età media in cui si ottiene il primo impiego contrattualizzato si è alzato. Rispetto a tanti anni fa, infatti, sono pochi i giovani che iniziano a lavorare prima dei 27/30 anni. Davanti a questa ridotta forza lavoro, la popolazione italiana invecchia ogni anno di più e gli enti previdenziali si ritrovano a sborsare un numero sempre maggiore di pensioni. Come se non bastasse, l’aspettativa di vita è aumentata. Per cui una persona che va in pensione a 67 anni può, in media, goderne per altri 20 anni. Questi sono i motivi per cui il sistema pensionistico pubblico si sta indebolendo sempre di più, spingendo le persone ad aprire un fondo pensione integrativo.

In parole povere, aprire un ‘conto’ di questo tipo consiste nel mettere da parte, ogni mese, una certa somma di denaro. Così facendo, non ci si troverà a piangere miseria quando si metterà fine al percorso lavorativo. Pertanto, si tratta di una pensione complementare, che si aggiunge a quella maturata con il normale versamento dei contributi previdenziali alla gestione di appartenenza.

Fondi pensione: quale scegliere?

Un fondo pensione privato si riscatta come se fosse una classica pensione, quindi viene erogata all’ex lavoratore su base mensile. Alcuni contratti, però, prevedono anche il riscatto del 50% del capitale accantonato in un’unica soluzione e il resto mensile oppure il riscatto dell’intera cifra. L’importo, ovviamente, varia in base a diversi fattori. Il primo riguarda la somma, sia quella che è stata versata nel corso degli anni che quella finale. Poi, si prendono in considerazione la durata del periodo di contribuzione, i costi sostenuti durante gli anni di ‘conto’ e i rendimenti ottenuti con l’investimento sui mercati finanziari. Pertanto, è importante scegliere con attenzione tra i fondi previdenziali che vengono proposti dalle varie compagnie. Magari, per non fare errori, è opportuno farsi consigliare da qualcuno esperto in materia.