Flavio Insinna, chi sono i genitori: tutto quello che non sai sul loro rapporto

Flavio Insinna, chi sono i genitori: tutto quello che non sai sul loro rapporto

Scopriamo cosa c’è da sapere sui genitori di Flavio Insinna, sul loro rapporto e sulle incomprensioni avute durante la sua gioventù.

Flavio Insinna ha sempre parlato positivamente del suo rapporto con i genitori ma non ha fatto segreto di aver avuto, durante la sua gioventù, alcune incomprensioni con suo padre, a cui nonostante tutto sarebbe stato molto legato. Scopriamo cosa c’è da sapere sui genitori del celebre volto tv e sul loro speciale rapporto con il figlio.

Flavio Insinna

Flavio Insinna, i genitori: la carriera

Flavio Insinna non ha mai fatto segreto di avere avuto uno splendido rapporto con i suoi genitori, Rossana e Salvatore Insinna. Il padre del volto tv era originario di Vallelunga Pratamento (in provincia di Caltanissetta) mentre di sua madre non si conoscono il luogo o la data di nascita. Negli anni ’60 i due hanno vissuto a Roma, e infatti Flavio Insinna è nato il 3 luglio del 1965 (sotto il segno zodiacale del Cancro) proprio nella Capitale.

Lo stesso conduttore ha svelato che suo padre sarebbe stato un medico e che, nel corso della sua carriera, si sarebbe occupato di disabili, tossicodipendenti e malati di mentre. Sulla carriera di sua madre Rossana non si hanno invece notizie. Il celebre volto tv ha confessato che, durante la sua giovinezza, il suo rapporto con suo padre avrebbe subito alti e bassi. L’uomo infatti non avrebbe preso bene la sua decisione d’intraprendere la carriera del deejay (e poi di conduttore) e addirittura si sarebbe chiuso per giorni nella sua stanza a piangere quando ne sarebbe stato messo al corrente. I due avrebbero avuto ulteriori divergenze quando Insinna, ancora molto giovane, avrebbe attraversato un periodo di depressione.

Il conduttore ha anche confessato che suo padre in quanto medico si occupò di alcuni atleti alle parlimpiadi del 1976 in Canada e gli chiese di accompagnarlo (all’epoca il conduttore aveva 11 anni). In quell’occasione l’uomo gli avrebbe dato un’importante lezione di vita. “Spingi quel signore sulla sedia a rotelle (…) così quando ti lamenti, ti ricordi di questo ragazzo che nuota senza gambe”, avrebbe detto suo padre (stando a quanto confessato da Insinna a Oggi è un altro giorno).

Flavio Insinna, i genitori: la vita privata

Non è dato sapere quando i genitori di Flavio Insinna si siano sposati o come si siano conosciuti. Il matrimonio dei due è durato 51 anni, ossia fino al giorno in cui è scomparso il padre del conduttore (non è dato sapere esattamente quando). Oltre al famoso figlio hanno avuto anche un’altra figlia, Valentina Insinna, a cui il conduttore ha dedicato spesso i suoi messaggi sui social.

Nel 2016 a Oggi è un altro giorno il volto tv ha confessato di abitare nella casa dei suoi genitori a Roma: “Reputo un regalo di Dio vivere con una famiglia dove non sanno neanche quanto guadagno e non mi hanno mai chiesto niente, hanno solo ascoltato quello che volevo dire io. La mia famiglia, per me, è la cosa più importante”, aveva rivelato. Quando il padre del conduttore è scomparso lui stesso ha più volte manifestato nelle sue interviste la sua gratitudine nei suoi confronti.

Il conduttore ha anche rivelato di aver vissuto un momento particolarmente difficile dopo la morte del padre. A L’Avvenire ha raccontato: “Lui ha cer­cato di fare di me una persona e un cittadino onesto. Mi manca la terra sotto i piedi, ma mi è rimasto il cielo sulla testa, che è mia mam­ma. Ora il mio compito è quello di starle vi­cino, di convincerla che ci sia ancora un mo­tivo per vivere.”

Flavio Insinna, i genitori: le curiosità

– Flavio Insinna ha confessato di aver sviluppato il suo amore per lo sport grazie a suo padre. “Non lo ringrazierò mai abbastanza, perché un pomeriggio, a 8 anni, mi portò a vedere il basket in carrozzina. Mi si è aperto un mondo che non ho mai abbandonato”, ha dichiarato a Domenica In.

– Salvatore Insinna era soprannominato dai suoi cari Totò.

– Il conduttore tv ha svelato di portare sempre con sé una foto di suo padre, con cui parlerebbe ogni giorno.