Firma digitale: cos’è e come funziona

Firma digitale: cos’è e come funziona

Cos’è la firma digitale e come funziona: usarla per siglare i documenti disponibili in formato digitale sui propri dispositivi.

Con lo sviluppo tecnologico cambia anche la burocrazia. Da qualche anno è disponibile, ad esempio, anche la firma digitale. Di cosa si tratta? Di una procedura informatica basata su tecniche crittografiche che consente di associare in modo indissolubile un numero binario, la firma vera e propria, a un documento informatico. In parole povere, di una vera e propria sigla in grado di avere il valore di una firma analogica per poter conferire validità legale ai documenti informatici, utilizzabile per vari contesti: dalla sottoscrizione di contratti a dichiarazioni ufficiali, sia in ambito pubblico che privato. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla firma digitale: come funziona e come ottenerla.

Firma digitale: cos’è?

Come anticipato qualche riga fa, la firma digitale è uno strumento che permette al singolo individuo o alle imprese di firmare documenti con valore legale senza dover ricorrere alla firma autografa. Alla base di questa firma ci sono alcuni concetti chiave e inderogabili.

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Una firma digitale deve rispondere al requisito di: autenticità, per garantire sulla responsabilità di chi ha firmato; integrità, per dimostrare che non sia stato modificato il documento firmato; non ripudio, per far sì che il firmatario possa non disconoscere quanto già siglato.

La firma viene assegnata da un soggetto istituzionalmente qualificato. Nel nostro paese questo ruolo di certificatore è appannaggio dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Il suo compito è associare il numero binario di 2048 bit all’identità del richiedente. A questa chiave pubblica viene associata anche una chiave privata, ad uso esclusivo del titolare.

Come usare la firma digitale

Ora che sappiamo cos’è la firma digitale e come funziona, vorremo anche sapere come si utilizza in concreto. Per poter firmare con questachiave bisogna utilizzare un software in grado di calcolare l’impronta digitale tramite la funzione di hash. Una volta predisposta l’impronta, il software la invia all’ambiente sicuro in cui è custodito il dispositivo di firma, che deve essere attivato dal titolare tramite il PIN. Tanto basta per concretizzare la firma sul documento di nostro interesse.

Se sei il destinatario di un documento con firma digitale, puoi verificarla attraverso un apposito software che ricalcola l’impronta e automaticamente la confronta con quella del mittente. Se l’esito del controllo è positivo la firma è valida, altrimenti bisognerà indagare sul motivo dell’errore.

Donna con computer

Firma digitale: come ottenerla

Abbiamo visto della firma digitale il funzionamento. Adesso non resta che capire come poterla ottenere. L’iter è semplice. Sul mercato è possibile trovare diversi kit di firma digitale, costituiti da un device, solitamente una smart card, che contiene un certificato di firma digitale rinnovabile, e poi da un dispositivo necessario per leggere tale smart card. In alternativa, sono disponibili anche kit con una chiavetta USB che include al suo interno il certificato di firma digitale.

Ma quanto costa una firma digitale? Dipende dal provider che abbiamo scelto. In genere, può variare da qualche decina di euro a oltre 60 euro se si sceglie il chip installato in un token USB. Alcuni ordini professionali rilasciano un dispositivo di firma digitale gratuitamente. Si consiglia dunque sempre di informarsi sui canali ufficiali. In alternativa è possibile ricorrere alla firma digitale ‘usa e getta’ che può essere ottenuta tramite Spid gratuitamente.