Le più belle filastrocche di Natale da insegnare ai nostri bambini

Le più belle filastrocche di Natale da insegnare ai nostri bambini

Le migliori filastrocche di Natale per bambini: le più belle, brevi e divertenti da insegnare ai più piccoli.

Se c’è un periodo dell’anno amato dai bambini è sicuramente il Natale. Tra alberi addobbati, luci brillanti, festoni e giocattoli, la magia delle feste riempie i cuori dei più grandi e soprattutto dei più piccini. Anche per questo motivo è necessario celebrare questo periodo dell’anno a dovere, imparando ad esempio alcune filastrocche di Natale in grado di far battere il cuore di chi le recita e di chi le ascolta.

Si tratta di poesiole semplici o più complicate, in rima baciata o meno, più antiche, più moderne, adatte ai bambini ma anche agli adulti. Chiunque ami il Natale non può non apprezzare le filastrocche dedicate a questo magico periodo dell’anno. Se non le conosci tutte, ti proponiamo in questo articolo alcune delle più belle in assoluto, da insegnare a tutti i bambini che fanno parte della tua vita!

Filastrocche di Natale per bambini: le migliori

Tutti (o quasi) amano il Natale, e non è un caso che proprio in questo periodo dell’anno, a cavallo tra l’inizio di dicembre e il 6 gennaio, che tradizionalmente porta via tutte le feste, si celebrino momenti giornate di grande gioia, spesso in famiglia, con gli amici più cari, per scambiarsi doni, pensieri, risate e tanta allegria.

natale famiglia luci magia albero

Al Natale sono state dedicate canzoni celebri, film indimenticabili, tante poesie e anche delle filastrocche di straordinaria bellezza, intensità e semplicità. Brevi storielle in versi da insegnare ai più piccoli per trasmettere ancora di più quella magia che scalda il cuore e ci fa diventare, in molti casi, più buoni. Ecco alcune delle più belle in assoluto:

E se invece venisse per davvero?
Se la preghiera, la letterina, il desiderio
espresso così, più che altro per gioco
venisse preso sul serio?
Se il regno della fiaba e del mistero
si avverasse? Se accanto al fuoco
al mattino si trovassero i doni
la bambola il revolver il treno
il micio l’orsacchiotto il leone
che nessuno di voi ha comperati?
Se la vostra bella sicurezza
nella scienza e nella dea ragione
andasse a carte quarantotto?
Con imperdonabile leggerezza
forse troppo ci siamo fidati.
E se sul serio venisse?
Silenzio! O Gesù Bambino
per favore cammina piano
nell’attraversare il salotto.
Guai se tu svegli i ragazzi
che disastro sarebbe per noi
così colti così intelligenti
brevettati miscredenti
noi che ci crediamo chissà cosa
coi nostri atomi coi nostri razzi.
Fa piano, Bambino, se puoi.

(Dino Buzzati, Buon Natale)

Lina la pallina
nell’albero splendeva,
bambini sorridenti
di luce rifletteva.
Le amiche sue palline
brillavano più in alto
gridavano: “Dai Lina!
Raggiungici, fai un salto!
Sei l’unica sì gialla
appesa al ramo in basso!”
“Silenzio!”disse Lina
“Che fate un gran fracasso!
Se qui quella manina
mi ha posta e sistemata
devo considerarmi
parecchio fortunata!
Da qui il Presepe ammiro
ed i regali sfioro,
a farmi compagnia
il ramo dell’alloro!
Non posso io saltare
amiche mie palline!
Intera voglio arrivare
al prossimo Natale!”.

(Gigliola Balatresi, Lina la pallina)

Sono la Cometa
di Natale.
Ardo nel firmamento;
illumino i presepi;
riposo sulle punte degli abeti;
prometto pace alla terra
e doni ai bimbi buoni.

Ma voi mi fate certe confusioni!
Perché, con tutta la vostra scienza,
non avete ancora scoperto
che di bimbi cattivi non ce n’è?

(Gianni Rodari, La cometa)

Filastrocche di Natale in rima

Come le frasi più originali dedicate a questa festa, anche le filastrocche di Natale possono essere lunghe o brevi, antiche o moderne, in italiano, in inglese, addirittura in dialetto milanese, ma spesso e volentieri sono soprattutto in rima. L’utilizzo dell’espediente letterario della rima le rende infatti più facili da imparare a memoria, e in un certo senso anche più divertenti da ascoltare e recitare.

Se quelle che abbiamo riportato fin qui non sono riuscite a soddisfare la tua sete di conoscenza, eccone altre che faranno sicuramente al caso tuo:

Babbo Natale di rosso vestito
lascia ogni bimbo sempre stupito
con i suoi doni e i suoi regali
sempre fantastici, sempre speciali!

Babbo Natale con la barba bianca
lavora di notte e non si stanca;
vola lassù insieme alle renne
porta per tutti i doni e le strenne!

(Jolanda Restano, Babbo Natale di rosso vestito)

Quanti giocattoli
nelle vetrine!
Tutti si fermano
bimbi e bambine.
Ma si divertono
solo a vedere,
san già che tutto
non si può avere!

(Lina Schwarz, Quanti giocattoli!)

Ritorna ogni anno, arriva puntuale
con il suo sacco Babbo Natale:
nel vecchio sacco ogni anno trovi
tesori vecchi e tesori nuovi.

C’è l’orsacchiotto giallo di stoffa,
che ballonzola con aria goffa;
c’è il cavalluccio di cartapesta
che galoppa e scrolla la testa;
e in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la bambolina che strizza gli occhietti.

Ma Babbo Natale sa che adesso
anche ai giocattoli piace il progresso:
al giorno d’oggi le bambole han fretta,
vanno in auto o in bicicletta.
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuove invenzioni.

Io del progresso non mi lamento
anzi, vi dico, ne son contento.

(Gianni Rodari, Il paese degli alberi di Natale)

In un nido di cicogna
Babbo Natale sogna
un albero illuminato
un bimbo incantato
un giorno più lieto
un mondo più quieto.

Sogna sotto le stelle
tutte le cose più belle.
Nel cuore del suo sogno,
sai chi c’è?
Un regalo tutto per sé.

(Monique Hilton, Babbo Natale)

Cade la neve, scende dal cielo
e lieve, lieve copre di un velo
case e palazzi, strade e sentieri,
tetti aguzzi e comignoli neri.

Non c’è rumore, tutto tace
ascolto il mio cuore: senti che pace!
Arriva Natale, crea l’atmosfera
senti nel cuore la pace vera!

(Jolanda Restano, Arriva Natale)

Splendete più belle
dolcissime stelle!
Sull’ali dorate
un angelo santo
ci porta Gesù.
E’ nuovo il suo canto:
“Sia pace quaggiù!”.

(La buona novella)