Fedez sbotta sui social: “Conigli infami, scoprirò chi siete”

Fedez sbotta sui social: “Conigli infami, scoprirò chi siete”

Fedez è andato su tutte le furie contro chi, in queste ore, ha scritto alcuni messaggi minacciosi contro suo figlio Leone.

Nelle scorse ore Fedez si è mostrato (attraverso le sue stories) mentre sporgeva denuncia contro i leoni da tastiera che hanno preso di mira suo figlio Leone. A quanto pare il gesto del rapper non è bastato a placare i detrattori, e infatti c’è chi è tornato ad augurare la morte o le peggiori malattie a suo figlio, che ha soltanto 5 anni. Fedez è sbottato scrivendo:

“Troppo facile da dietro uno schermo senza assumersi le responsabilità di ciò che si scrive. Vi giuro su quello che ho di più caro che scoprirò chi siete, conigli infami”.

Fedez

Fedez: l’ira contro gli haters di suo figlio

Fedez è andato su tutte le furie contro i leoni da tastiera che, nelle ultime ore, hanno scritto minacce di morte contro suo figlio, Leone. Già nei giorni scorsi il rapper aveva promesso che avrebbe preso delle contromisure contro gli haters che, sui social, continuano ad usare profili falsi per augurare la morte al bambino e agli altri membri della sua famiglia.

“Sono perfettamente cosciente del fatto che su Twitter ci sia questo giro di tifosi che si divertono a fare battute sul mio tumore al pancreas e ad augurarmi la morte. Continuate pure a farlo, perché onestamente non me ne frega un ca**o”, aveva scritto nelle sue stories, e ancora: “Però nel momento in cui toccate i miei figli, allora avete un problema, un problema bello grande. Ve ne accorgerete, non vi preoccupate. Poi posterò il nome di questa persona e di tutti quelli che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio”, aveva tuonato.

Tra i fan dei social c’è chi lo ha criticato per via della sovraesposizione che lui stesso ha fatto del figlio Leone sui social, e già in passato il rapper e sua moglie sono stati bersagliati per aver ottenuto maggiore visibilità mostrando sui social i loro bambini (senza curarsi della loro privacy o di privarli della loro spontaneità)

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