Fedez risponde alle critiche per gli audio dallo psicologo: “Non faccio la lotta con i maiali”

Fedez risponde alle critiche per gli audio dallo psicologo: “Non faccio la lotta con i maiali”

Narcisista ed esibizionista: queste le accuse a Fedez dopo la pubblicazioni di alcuni audio dallo psicologo. Il rapper risponde duramente.

Prima la condivisione social degli audio con parte delle sue sedute dallo psicologo nelle ore appena successive alla scoperta del tumore al pancreas. Poi le durissime critiche per averlo fatto. Adesso Fedez si trova a rispondere duramente a tutte le persone che hanno detto la loro, in maniera negativa, sul suo gesto di diffondere quegli spezzoni di dialogo con il professionista della mente. Momenti nei quali l’artista ammette le sue paure, per sé e per i suoi figli.

Fedez: la dura risposta alle critiche dopo audio dall psicologo

Fedez

Fedez si è trovato nell’occhio del ciclone dopo aver diffuso via social alcuni spezzoni delle sue sedute dallo psicologo in cui, in lacrime, raccontava le sue paure dopo aver scoperto di avere un brutto tumore al pancreas. In modo particolare era stata Selvaggia Lucarelli, tra le tante voci a dire la propria sulla questione, a spingersi con parole “narcisista” ed “esibizionista” nei confronti del rapper.

In queste ore, l’artista ha risposto intervenendo in Radio a ‘105 Friends’ su Radio 105. “Io non avevo idea che avrebbe potuto scatenare un dibattito così grande all’interno della comunità psichiatrica o della psicoterapia. Prima di tutto registrare le sedute è una cosa normalissima che si fa, pubblicarla un po’ meno”, le sue parole riportate da La Stampa.

“Io soffro di insonnia, mi sveglio molto presto la mattina, tipo alle 5, alle 6. Io non avevo mai riascoltato quell’audio, quella mattina me lo sono riascoltato e ho cominciato a piangere come un cretino. Io sto cercando di tenere aperta la finestra della mia malattia per non dimenticare. Quella finestra mi aiuta a rivalutare le priorità della mia vita. Riascoltando quell’audio per un attimo sono tornato indietro a quando ho scoperto di avere questo tumore. L’unica testimonianza che avevo era Google. E in quel caso mi diceva che sarei morto da lì a sei mesi, come capita sempre qualunque cosa di salute cerchi su Google”.

Il racconto del rapper prosegue poi: “Io nella seduta dico ‘Io non ho paura di morire, ho paura che i miei figli non si ricordino di me’. Ecco, questa è una sensazione di dissociazione brutta. Ti senti strano, dici ‘non sto vivendo bene questa cosa’. Quindi dire ‘Guardate che se in questo momento anche solo una persona sta vivendo quella sensazione che anch’io l’ho vissuto e ne sono uscito più o meno decentemente, forse ti fa sentire un po’ più su'”.

La dura replica alle critiche

Infine, ecco la durissima risposta ai tanti che lo hanno criticato: “Un’altra cosa che c’è da dire è che le persone non fanno le cose per un solo motivo. Le persone si mobilitano per una serie di motivazioni. Ovvio che in quello che ho fatto c’era anche la voglia di avere una carezza pubblica o di voler esorcizzare il male che ho provato. C’era questo ma c’era anche dell’altro. Quindi oggi leggere i giornalisti che mi danno del narcisista come se dicessero che sono un cog****e . Ecco, io cito George Bernard Shaw: ‘Non mi piace fare la lotta nel fango con i maiali, uno perché ti sporchi tutto, ma soprattutto perché ai maiali piace'”.

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