Un sondaggio ha rivelato che la maggior parte degli adolescenti considera Fedez il nuovo paladino dei Diritti Umani d’Italia; il rapper ha superato anche Papa Francesco!
Fedez è considerato dai giovani il paladino dei Diritti Umani. A confermarlo è stato un sondaggio che ha visto protagonisti 500 studenti di tutte le scuole superiori d’Italia ed è stato proposto dagli organizzatori della sesta edizione del Festival dei Diritti Umani. Il sondaggio prevedeva diverse domande, tra cui “chi premieresti come paladino/a dei diritti umani per il 2020/21?” e, a quest’ultima la maggior parte degli ragazzi ha scelto il rapper milanese, il quale ha ottenuto 83 voti, superando di gran lunga anche Papa Francesco.
Fedez paladino dei giovani, e gli altri?
Non solo personaggi pubblici come Fedez: tra i “paladini” più votati c’era anche l’antirazzismo. Per quanto riguarda i diritti umani più degni di considerazione, 81 giovani hanno votato per il diritto di espressione; 77 per la salute; 74 per l’istruzione; 72 adolescenti per il diritto a un lavoro dignitoso e 71 per quello alla non discriminazione. All’edizione 2021 del Festival dei Diritti Umani erano presenti 4378 studenti e 270 docenti provenienti da 57 scuole superiori tra licei, istituti tecnici e istituti professionali di tutto il Paese.
Fedez e lo scontro con il Vaticano
La scorsa settimana Fedez si è scontrato con il Vaticano, in quanto quest’ultimo aveva chiesto al governo di modificare il testo del Ddl Zan contro l’omofobia poiché “viola in Concordato” (avrete sicuramente visto sui social i meme e le frasi ironiche a riguardo in questi giorni). Probabilmente anche ciò ha avuto un ruolo importante nella scelta degli adolescenti, ma ricordiamo da anni che il rapper si batte per aiutare gli altri insieme alla moglie Chiara Ferragni.
Di seguito le parole di Fedez pubblicate su Twitter, in merito al fatto: “Spero che l’Italia colga l’occasione di far fare il suo corso alla democrazia, facendo votare il DDL Zan, ma soprattutto prendendo l’occasione per rivedere il concordato e rivendicare la laicità dello stato. Piccolo spoiler, amici del Vaticano: siamo uno stato laico, anche se è difficile sentirvelo dire, ma lo siamo”. Per tutta risposta il Monsignor Galantino, presidente dell’Apsa – Amministrazione Patrimonio della Sede Apostolica, aveva replicato: “Il Vaticano paga le tasse. Si informi o è in malafede”.