Sta facendo discutere la recente festa organizzata in Sardegna da Fedez. Il party potrebbe essere finire al centro di un caso autorizzazioni.
Ha ben documentato in prima persona il mitico party organizzato in Sardegna eppure, per Fedez, potrebbero esserci delle conseguenze. La festa andata in scena prima di Ferrogosto nella villa affittata dal rapper si trova ora al centro di un possibile caso legato a delle autorizzazioni che, forse, sarebbero state necessarie vista la portata “dell’evento”.
Fedez e la festa che “ha fatto la storia”
Nelle scorse ore Fedez è riuscito, insieme alla collaborazione di fidati amici e colleghi, ad organizzare un after incredibile nella sua villa in Sardegna affittata in questi giorni. Fin qui nulla di particolare, se non fosse che vista la portata dell’evento, definito “il migliore della storia” anche dal diretto interessato, forse sarebbero state necessarie delle autorizzazioni.
A porre l’accento sul possibile nuovo caso legato a Fedez è stato Gabriele Parpiglia che su Instagram ha ricostruito la vicenda intervistando anche alcuni esperti del settore: dal presidente per la Sardegna del Silb, il sindacato di categoria che riunisce tutti i titolari delle discoteche fino al capo della polizia che controlla le licenze dei locali pubblici.
In primi Parpiglia ha spiegato come sarebbero andate le cose a proposito dell’organizzazione della festa: “‘Oggi abbiamo fatto la storia della Costa Smeralda’. Così Fedez sui social esalta l’After party organizzato ieri nella (mega) villa affittata dall’artista in Sardegna. Una festa a suo dire organizzata in 4 ore. Ma c’erano tutti i permessi? Ce lo chiediamo perché in questi casi c’è un puzzle di scartoffie da ricostruire:cosa succede quando si decide di fare tardi tra musica, balli e facendo pagare gli “invitati” tra 100 € 150 euro esclusi i drink”, si legge nel post di Parpiglia.
Il parere degli esperti sul party
In questo senso, come anticipato, l’esperto di gossip ha interpellato Pietro Muresu, presidente per la Sardegna del Silb, il sindacato di categoria che riunisce tutti i titolari delle discoteche. “Sicuramente trattandosi di una villa con quel numero di persone, possiamo essere nell’ambito di una festa abusiva e illegale ad alto rischio di sicurezza, oltretutto”, ha detto l’uomo. “Se si tratta di una festa privata organizzata per più di mille persone, a giudicare dai video in rete, con un biglietto d’ingresso, diventa una festa completamente abusiva. Lo posso confermare: per quel numero di persone si dovrebbe muovere la commissione provinciale del pubblico spettacolo e suppongo che sotto Ferragosto non si siano mossi per fare questo tipo di verifiche”.
Importante parere è arrivato anche da Graziano Cossu, capo della polizia che controlla le licenze dei locali pubblici: “Immagini una matrioska. In primis la regola è questa: chiunque faccia una festa in una casa, in un’abitazione normale e mette della musica, è portato a rispettare il vicinato. Ma in questo caso, anche senza vicinato, si è pagato un biglietto in una casa privata, che si è tramutata in un’attività commerciale, quindi abusiva“.
Tra gli altri passaggi si legge: “Di solito si presenta una domanda al comune. Ormai le autorizzazioni non si chiamano più licenze, ma DUAP. Una persona manda una DUAP al comune dicendo: ‘Sto facendo una festa privata’ e denuncia la propria strumentazione acustica. In questo caso la SIAE è l’ultima delle autorizzazioni, l’ultimissimo dei problemi. Il risvolto più grave è il disturbo alla quiete pubblica […]”. A questo punto staremo a vedere come si andrà avanti nella questione e se Fedez, o chi per lui, vorrà dire qualcosa a proposito.