Cos’è la fecondazione eterologa?

Cos’è la fecondazione eterologa?

La fecondazione eterologa fa parte delle tecniche di procreazione medicalmente assistita per aiutare le coppie a concepire.

Quando parliamo di tecniche di PMA, vale a dire di procreazione medicalmente assistita, ci riferiamo a tutti quei metodi previsti per aiutare le coppie ad avere un bambino. Quando la ricerca di una gravidanza in maniera spontanea non è possibile, si può ricorrere a diversi interventi che sono suddivisi in livelli in funzione della loro complessità. La fecondazione eterologa si può quindi riferire sia all’inseminazione artificiale che alla fecondazione in vitro, vediamo nello specifico come funziona e qual è la legge nel nostro Paese.

Fecondazione eterologa: cos’è?

Quando si parla di fecondazione o inseminazione eterologa, ci si riferisce al caso in cui uno o tutti e due i gameti provengono da un donatore esterno. In tutti i casi in cui si fa ricorso alla donazione di gameti (sia ovuli che spermatozoi) da parte di una persona che non fa parte della coppia, si parla quindi di fecondazione eterologa. Al contrario, quando si utilizzano i gameti della coppia si parla di fecondazione omologa. Per quanto riguarda la fecondazione eterologa i costi sono in genere superiori rispetto a quelli delle tecniche di fecondazione omologa.

Fecondazione Assistita

È importante sapere che per poter accedere alle procedure di PMA nel nostro Paese c’è un preciso iter da seguire. Non a caso si parte prima delle tecniche meno invasive e meno complesse, vale a dire quelle classificate di primo livello, per arrivare poi agli altri metodi. Vediamo cosa dice di preciso la legge.

Fecondazione eterologa in Italia

Fino al 2014, in Italia, non era possibile ricorrere alla donazione dei gameti, ora invece è possibile ma bisogna rispettare alcuni criteri ben stabiliti. In Italia la PMA è regolata dalla legge n°40 del 19 febbraio 2004, che è stata aggiornata in particolare nel 2014 con l’introduzione della possibilità di ricorrere alla donazione e quindi di ricorrere a tecniche di procreazione medicalmente assistita eterologa. Nello specifico, secondo la sentenza della Corte Costituzionale, è possibile ricorrere a queste tecniche nel caso in cui “sia stata diagnosticata una patologia che sia causa di sterilità o infertilità assolute ed irreversibili”.