Febbre da cavallo – La Mandrakata: tutto quello che c’è da sapere sul film con Gigi Proietti

Febbre da cavallo – La Mandrakata: tutto quello che c’è da sapere sul film con Gigi Proietti

Febbre da cavallo – La Mandrakata è il sequel del celebre film del 1976: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla commedia con Gigi Proietti.

Febbre da cavallo non è una solamente una delle tante commedie all’italiana, è un vero e proprio cult del genere, un film divenuto senza tempo, capace di appassionare, farsi amare e far sorridere generazioni diverse di spettatori. Ed è soprattutto uno dei più celebri tra tutti quelli in cui ha lavorato Gigi Proietti. La pellicola, uscita nel 1976, ha avuto un successo enorme, tanto che nel 2002 è arrivato al cinema il sequel: Febbre da cavallo – La Mandrakata. A dirigere la commedia è stato Carlo Vanzina, il figlio di Steno, il regista del primo film.

Febbre da cavallo – La Mandrakata: la trama del film

Il grande protagonista di Febbre da cavallo – La Mandrakata è sempre Bruno Fioretti, detto Mandrake, che non ha perso la sua passione per le corse dei cavalli e le scommesse. I suoi nuovi soci sono Micione, l’Ingegnere, Antonio Faiella, la vecchia fiamma Aurelia e Pomata, altro personaggio già presente nel precedente film.

Gigi Proietti

Lo schema è sempre lo stesso: la banda prova a sbancare il lunario a suon di scommesse di cavalli e per finanziarsi mette in atto una serie di bizzarre truffe. Tra le vittime, come nel precedente film, c’è anche la macelleria ora gestita dal figlio di Manzontin.

Febbre da cavallo – La Mandrakata: il cast del film

Il grande protagonista è ovviamente Gigi Proietti, che torna nei panni di Mandrake, così come Enrico Montesano torna a interpretare il ruolo di Pomata. A vestire i panni di Marco, detto “Micione”, è Rodolfo Laganà: il soprannome di questo personaggio è lo stesso che ha quello di Fabrizio Bracconeri in Amarsi un po’.

Nel cast sono poi presenti anche Andrea Ascolese nei panni de l’Ingegnere, Nancy Brilli in quelli di Aurelia. Completano il cast Emanuela Grimalda e Carlo Buccirosso.