Un progetto per reclutare oltre 60 mila volontari. Il loro compito? Quello di far sì che tutti rispettino le regole. Ecco chi sono gli Assistenti Civici.
In piena Fase 2, dopo il lockdown degli scorsi mesi, l’Italia si prepara a ripartire. Dopo aver ridato il via alla riapertura di negozi e aziende il governo mette in campo una vera e propria task force per monitorare la situazione. Entro la fine di maggio, al massimo nei primi giorni di giugno, inoltre, sarà pubblicato il bando per reclutare ben 60 mila “assistenti civici”. Ma chi sono queste figure?
Chi sono gli Assistenti civici?
Lo scorso 24 maggio, tramite una nota diramata dal Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, Francesco Boccia, è stato annunciato il progetto che prende il nome di Assistenti Civici. Altro non sono che dei volontari che andranno ad affiancare la protezione civile nella fase del post emergenza.
Il loro compito, infatti, sarà quello di essere da supporto ai cittadini. Saranno, infatti, presenti non solo lungo le strade, ma anche nei luoghi di maggior concentramento di persone come: parchi, ville e le piazze cittadine.
Dovranno vigilare, inoltre, sull’uso corretto delle mascherine, da parte della popolazione e all’occorrenza intervenire. Ma non è tutto perché il loro compito sarà anche quello di evitare il formarsi di assembramenti.
Secondo alcune informazioni, diramate in via ufficiosa, inoltre, gli Assistenti civili potrebbero essere anche impiegati per la distribuzione della spesa a domicilio, da parte delle categorie più deboli.
Per riconoscerli sarà semplicissimo: sarà data loro, infatti, una casacca di colore blu con scritto proprio Assistenti civici. Ma sia chiaro: non potranno fare multe o qualsivoglia tipo di richiamo.
Assistenti civici: lo stipendio
Il servizio offerto dagli assistenti civici sarà del tutto gratuito. Si tratta, infatti, di un progetto di volontariato che vedrà un impegno di non oltre 16 ore alla settimana.
Il bando, inoltre, verrà gestito dalla Protezione civile ed è rivolto a tutti in special modo a: inoccupati, pensionati e disoccupati. Ma anche a coloro i quali sono attualmente in cassa integrazione, a chi usufruisce del reddito di cittadinanza.