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Farmacie online: anatomia di un fenomeno

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Negli ultimi anni, il nostro modo di approcciarci agli acquisti è cambiato come mai prima. Da dopo la pandemia, infatti, non possiamo fare a meno del web.

Se, all’inizio dell’emergenza sanitaria e per tutta la sua durata, acquistare online è stato, in molti casi, un obbligo, con la conclusione dello stato emergenziale è diventato una scelta dettata da fattori come la comodità, la riservatezza, i prezzi più bassi. Questi sono solo alcuni degli aspetti che, nel 2023, portano gli utenti ad acquistare dalle farmacie in rete.

Il fenomeno è sostanzialmente esploso a inizio 2020, ma questi portali sono legali nel nostro Paese da prima. Tutto è cominciato, infatti, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 17/2014, che ha recepito una direttiva comunitaria del 2011. Da allora, farmacie e parafarmacie hanno iniziato a poter vendere online diverse tipologie di prodotti.

Quali di preciso? Iniziamo ricordando un aspetto fondamentale: in Italia, le farmacie e le parafarmacie online non possono vendere medicinali che richiedono prescrizione medica. Gli unici farmaci commercializzabili in rete sono i SOP, categoria che comprende anche gli OTC (over the counter), ossia i celebri farmaci da banco, che possono essere pubblicizzati liberamente dal farmacista.

Come è chiaro dando un’occhiata alle numerose sezioni che si possono trovare sulla home page di portali come https://www.slowfarma.com/ una delle farmacie online di maggior successo in Italia, questi e-commerce possono vendere pure integratori, baby food, solari, dispositivi di protezione individuale come le mascherine e, se sono in possesso dell’autorizzazione prevista dalla legge, anche medicinali veterinari.

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Come aprire una farmacia online

Aprire una farmacia online richiede una procedura specifica. Gli imprenditori del settore con un punto vendita fisico, possono inviare apposita istanza all’autorità locale della zona dove lo stesso si trova.

La richiesta deve essere caratterizzata dalla presenza dei dati aziendali, dell’indirizzo del sito logistico e di quello dell’e-commerce. Essenziale, inoltre, è indicare la data in cui si presume si possa dare il via all’attività di vendita online.

Il passo successivo all’invio della suddetta istanza è la ricezione del logo identificativo nazionale, da apporre in calce a tutte le pagine del sito. Si tratta di un bollino virtuale che rimanda a una pagina del Ministero della Salute dove si specifica che il soggetto è autorizzato alla vendita online di medicinali. Sempre da questa pagina, si può accedere a un’altra che riporta tutti i dati societari della realtà dietro all’e-commerce, dal numero di Partita IVA, al giorno in cui è effettivamente iniziata la vendita online fino all’indirizzo del punto vendita fisico.

Una situazione di stasi

Dopo il boom della pandemia e dei periodi immediatamente successivi, le farmacie online stanno vivendo, in Italia, una situazione di stasi per quanto riguarda l’apertura di nuovi portali. Attenzione: questo non significa che il fenomeno si stia sgonfiando.

Gli utenti, pur essendo numericamente inferiori rispetto a quelli che si recano presso i punti vendita fisici, sono comunque tanti. Come sopra accennato, tra i fattori che li spingono ad acquistare ora che è terminata l’emergenza sanitaria troviamo il risparmio.

Nel caso specifico dei farmaci senza obbligo di prescrizione del medico, si può apprezzare, in alcune situazioni, un prezzo inferiore di circa il 28% rispetto agli stessi medicinali venduti nelle farmacie fisiche. Non poco se si pensa che, a causa dell’inflazione, siamo in un periodo di forte crisi economica.

La riservatezza conta molto e ciò non sorprende. Parliamo, infatti, di prodotti legati alla salute, un ambito estremamente delicato.

Da non trascurare è altresì la possibilità di scegliere comodamente i prodotti online e di comprarli presso il punto vendita fisico. L’acquisto ibrido è molto richiesto per un motivo in particolare: la figura del farmacista rimane un punto di riferimento nodale quando si parla di benessere.

Non è un caso che molti e-commerce di farmacia, soprattutto quelli legati a grandi catene, abbiano incluso nel sito uno store locator.

Riproduzione riservata © 2024 - DG

ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024 11:28

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