Fare shopping può diventare una nuova dipendenza, un vero disagio compulsivo anche se in alcuni casi può creare benessere psicologico
Se inizialmente fare shopping può essere una sorta di contentino per auto-premiarsi e per consolarsi di qualche cosa, creando così un benessere psicologico temporaneo, in alcuni casi estremi potrebbe diventare compulsivo tanto da nuocere alla salute mentale oltre che al portafogli. Lo shopping compulsivo è una predisposizione a effettuare compere senza freni, una vera e propria mania delle spese, indipendentemente dalla propria disponibilità economica. Viene anche definito oniomania o mania del comprare e si tratta di una vera e propria dipendenza. L’impulso di comprare e fare shopping in modo ossessivo, può anche portare a stati di ansia o di depressione anche gravi, che possono influire negativamente sulla vita sociale e sul lavoro di chi ne è affetto.
Le fasi dello shopping compulsivo
Fare shopping in modo compulsivo di solito comprende tre fasi che sono caratterizzate da emozioni e stati d’anio diversi.
- La prima fase è quella dell’eccitazione e della perdita quasi totale del controllo in cui si sa bene che si vuole fare shopping e acquistare con molta energia e foga. Ci possono addirittura essere manifestazioni fisiche come vampate di calore, brividi, agitazione.
- La seconda fase è quella che riguarda il benessere e la felicità momentanei che si manifesta immediatamente dopo il singolo acquisto, ma finiscono immediatamente quando si sente il bisogno di comprare altro.
- La terza fase è quella più critica, che spesso arriva a fine giornata, quando dopo tutte le spese il soggetto si rende conto del suo comportamento e della negatività di tale comportamento. A questo punto arriva ad ampliare tutte le emozioni tristi, crescono i sensi di colpa e la vergogna per il denaro speso senza controllo.
Riconoscere queste fasi dello shopping compulsivo è il primo passo necessario per ammettere il problema e tentare di risolverlo prima che sia troppo tardi.