Passato, presente e futuro: Fabrizio Moro si è raccontato a tuttotondo parlando anche del suo periodo più difficile e buio.
Le parole su Sanremo e lo sfogo sui rapper sono solo alcune delle ultime dichiarazioni bollenti di Fabrizio Moro che in queste ore ha rilasciato una bella intervista al Corriere della Sera parlando pure del suo periodo più buio e dell’amicizia con il cantante Ultimo che, anche grazie a lui, è riuscito ad emergere e diventare quello che è oggi.
Fabrizio Moro: la musica abbandonata e ritrovata
Nel corso della bella intervista al Corriere della Sera, Fabrizio Moro ha avuto modo di raccontare il suo rapporto con la musica che non è stato così semplice come si possa pensare. L’artista, che sta preparando il nuovo album e che preso sarà protagonista di due concerti in occasione dei suoi 25 anni di carriera, ha spiegato di aver dovuto lasciare per un certo periodo proprio questa sua passione che non gli dava da vivere.

“Ho abbandonato la musica per tanto tempo”, ha spiegato Moro. “La musica non mi dava da vivere, ho fatto anche l’operaio, mettevo la guaina sui tetti. E ’sta cosa mi è rimasta. Quando ho periodi di vuoto mi dedico al bricolage”. E ancora sulle sue canzoni: “Cantare, comporre era tutta la mia vita e a un certo punto non mi emozionava più. Mi ero rilassato, stavo finendo in depressione: dormivo di più, non mi allenavo, non scrivevo, non vedevo nessuno, rimanevo col cane dentro casa. Un po’ come Rocky”.
Il rapporto con Ultimo
Tra i vari passaggi dell’intervista, spicca quello su Ultimo: “Niccolò e io ci vediamo al di là della musica. Quando nel 2017 gli chiesi di aprire il mio concerto a Roma mi ero rivisto in lui”, ha raccontato Moro al Corriere. “Aveva l’istinto killer. Il successo che ha è tutto merito suo. Io ho solo notato il suo talento e gli ho dato una mano: tutti abbiamo bisogno d’aiuto. Da solo non ce la fa nessuno”.