Dal marzo 2019 è in carcere, di nuovo dietro le sbarre per ordine della Procura di Milano: Fabrizio Corona per questo è sparito da rotocalchi e trasmissioni tv: non si parla più di lui.
Dal marzo del 2019, Fabrizio Corona si trova in carcere, a San Vittore. Di nuovo, perché l’ex re dei paparazzi negli ultimi anni ha trascorso molto tempo dietro le sbarre. Stavolta è stata la procura milanese a chiedere che fosse revocato l’affidamento terapeutico precedentemente concordato e secondo l’accusa violato da Corona. Non è più, per ovvi motivi, sui social, non si parla di lui sulle riviste di gossip né nei salotti televisivi. Da quel marzo pian piano il suo nome è scivolato nel dimenticatoio e dal carcere non è possibile per lui dare vita a certe uscite che invece prima del nuovo arresto lo avevano portato spesso in copertina. Quanto resterà in carcere Corona? Non è dato saperlo ma c’è chi afferma che non uscirà prima del 2022.
Fabrizio Corona in carcere di nuovo
Nel marzo del 2019 la Procura di Milano ha chiesto e ha ottenuto che l’ex paparazzo finisse di nuovo in carcere. L’anno precedente, era il 2018, a Fabrizio Corona era infatti stato concesso l’affidamento terapeutico, motivo per cui era uscito dal carcere e tornato di nuovo in libertà.
Affidamento terapeutico che però, secondo l’accusa, non sarebbe stato rispettato come da patti. Ed è il motivo per cui la Procura ha anche chiesto che cinque dei mesi (quelli da novembre 2018 a marzo 2019) trascorsi in affidamento siano commutati in pena. Tradotto: i cinque mesi potrebbero essere invalidati e quindi Corona dovrà scontarli di nuovo, ma stavolta in carcere.
Corona, prima del carcere in tv e sui giornali
Un affidamento terapeutico che aveva consentito a Corona di tornare protagonista. Prima con la rivista The King – di gossip ovviamente – e poi con le ospitate televisive.
Due su tutte: quella al Grande Fratello Vip, teatro dell’epico scontro con Ilary Blasi, e quella all’Isola dei Famosi. In quest’ultimo caso un video registrato in cui senza mezzi termini dava del cornuto a Riccardo Fogli. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche per la Procura.