Fabio Maria Damato rompe il silenzio: “Chiara Ferragni? Me ne sono andato io”

Fabio Maria Damato rompe il silenzio: “Chiara Ferragni? Me ne sono andato io”

Dopo le notizie sull’addio di Fabio Maria Damato, ex manager di Chiara Ferragni, dalle aziende della donna, ecco le primissime parole del diretto interessato.

Ha deciso di rompere il silenzio togliendosi qualche sassolino l’ex manager di Chiara Ferragni, Fabio Maria Damato. Dopo la comunicazione ufficiale relativa alla fine del suo incarico nelle aziende della donna, ecco l’uomo uscire allo scoperto con alcune stories Instagram nelle quali, in parte, ha voluto fare chiarezza sul suo ruolo e anche sulle note vicende legate al pandoro gate.

Le prime parole di Fabio Maria Damato

Chiara Ferragni

Domani sarà il mio ultimo giorno da general manager di TBS Crew e Chiara Ferragni brand. Voglio ringraziare tutti i professionisti che con la loro esperienza e umanità hanno voluto affiancarmi in questa avventura”. Ha esordito in questo modo Damato nelle sue stories Instagram prima di spiegare, nel dettaglio, cosa ci sia dietro l’annuncio dell’addio alle aziende della nota influencer e imprenditrice digitale.

“Oltre, ovviamente, a Chiara Ferragni che più di sette anni fa mi ha chiamato per supportarla nell’evoluzione del suo progetto di business credendo nella mia visione . Ringrazio anche tutti i talent che ho seguito nella loro evoluzione, da Marina Diguardo a Francesca e Valentina Ferragni, ma anche Pietro Terzini, Manuele Mameli e Luca Vezil”, ha detto ancora l’ex manager di Chiara.

“Lo scorso febbraio infatti, dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile, e per le quali negli anni ho dato tutto me stesso in termini di assoluta dedizione, idee, cuore e testa, sempre onorando i valori di onestà e correttezza che mi contraddistinguono […]”.

Il caso pandoro e le email

Damato ha voluto, inoltre, fare chiarezza su alcune situazioni che si sono create in merito al pandoro gate: “Non mi è permesso in questo momento entrare nel merito del caso pandoro ma essendo diventate pubbliche alcune e-mail insistentemente a me attribuite, devo precisare come nessuna di queste e-mail fosse la mia. Resto però amareggiato per come questa vicenda abbia messo in ombra anni di duro e onesto lavoro fatto dalle società e dalle persone coinvolte […]”.

L’ex manager della Ferragni ha anche aggiunto di uscire “stremato da una certa violenza che abbiamo tutti subito, specie Chiara Ferragni che ho sempre rispettato come persona e come capo […]” e anche di aver “letto una certa ossessione circa i mie presunti incredibili guadagni. Purtroppo (per me) non solo le cifre circolate sul mio stipendio di lavoratore dipendente sono lontane dalla realtà, ma non ho mai nemmeno percepito da membro dei due consigli di amministrazione quei fantastici compensi di cui si scrive, perché sono ruoli che ho ricoperto a titolo gratuito fino alla mia uscita volontaria”.

Le parole di Damato sono poi terminate con uno sfogo finale che, a detta sua, era dovuto visto le tante cose che sono state dette: “[…] Oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che “il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale”.