Per l’8 marzo, Fabio Fazio ha pubblicato uno stato su Twitter che ha scatenato subito una grande polemica, con tante donne celebri che hanno risposto con parole dure.
Non è stato molto attento Fabio Fazio nello scegliere le parole giuste per celebrare la Festa della Donna, che cade oggi 8 marzo. Il conduttore di Rai 3, infatti, ha scatenato una bufera social su Twitter.
Fabio Fazio nel suo messaggio tenta di ricordare anche le milioni di donne dell’Ucraina che ora sono nel bel mezzo di una guerra, scrivendo: “Oggi è l’8 marzo, festa della donna. La donna è colei che dà la vita. La guerra è l’esatto contrario. Non si può non pensare a tutte le madri e le mogli straziate per il dolore di questa e di tutte le altre guerre“
Oggi è #8Marzo, festa della donna.
— Fabio Fazio (@fabfazio) March 8, 2022
La donna è colei che da’ la vita. La guerra è l’esatto contrario.
Non si può non pensare a tutte le madri e le mogli straziate per il dolore di questa e di tutte le altre guerre.
Le sue parole non sono state apprezzate dalla maggior parte degli utenti, sia uomini che donne, ma i commenti che sono saltati più all’occhio sono quelli di alcune donne celebri, scrittrici e giornaliste, che hanno criticato il conduttore.
Tra loro anche Rula Jebreal, giornalista e scrittrice palestinese, che ha risposto in modo molto mirato e chiaro alle parole di Fazio: “La parità , va implementata non elogiata…”
Cari giornalisti e presentatori TV vorrei ricordarvi che il miglior modo di celebrare le donne è l’inclusione. Serve che ogni giorno, non solo oggi #8Marzo2022, siano coinvolte più giornaliste, inviate di guerre, analiste, e attiviste…
— Rula Jebreal (@rulajebreal) March 8, 2022
La parità , va implementata non elogiata… https://t.co/Gv8YN1XC5Y
A commentare anche il tweet è Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, che dice: “L’8 marzo non è una festa. Considerare le donne solo come madri e mogli non fa giustizia a tutte noi, né alle combattenti ucraine e a tutte le donne che nel mondo lottano per i diritti”