Evelina Manna, fascino tutto italiano

Evelina Manna, fascino tutto italiano

Tra una pausa e l’altra, nella sua attività di produttrice, Evelina Manna si racconta a Wall Street Italia.

Evelina Manna, in un’intervista a Wall Street Italia, si presenta come una persona ironica, schietta, romantica e sensibile alle tematiche sociali. Dopo aver lavorato nel settore della moda, che l’ha portata ad apparire sulle copertine delle più importanti riviste internazionali, e aver trascorso un periodo all’Actor Studio di New York, ha raggiunto il traguardo di diventare produttrice.

Le foto che circondano Evelina raccontano della sua bellezza e del suo coinvolgimento nel mondo della moda, spesso tornando davanti all’obiettivo dei grandi magazine del settore. Tuttavia, la sua determinazione nell’ottenere successo deriva anche dal suo carattere di orgogliosa figlia del popolo. Cresciuta nella periferia romana, ha vissuto tra i cori francescani della scuola religiosa che frequentava e i cori da stadio dei maschietti da bar, che non erano certo dei gentiluomini.

In breve, Evelina Manna è una figura affascinante che ha conquistato il successo nella moda e si è affermata come produttrice, portando con sé la sua ironia, sincerità e sensibilità sociale. La sua esperienza di vita, cresciuta nella periferia romana, ha contribuito a forgiare la sua determinazione e il suo spirito combattivo.

Secondo Evelina Manna, il cinema italiano non ha perso il passo rispetto ad Hollywood. È sempre stata convinta che il talento e la creatività del cinema italiano siano senza eguali. Ha citato l’influenza di registi come Fellini e Sergio Leone, il cui stile di riprese e primi piani sono ancora studiati oggi. Secondo lei, ciò che manca in Italia sono i grandi capitali che rappresentano il vero punto di forza dell’industria cinematografica americana.

Riguardo al movimento del ‘Me Too’, partito da Hollywood per denunciare le violenze e le molestie sul posto di lavoro, Evelina ritiene che ci sia un’ipocrisia nel pensiero delle donne. Sostiene che o si è attratte da un uomo al punto da ignorare le regole e i ruoli, oppure, se ci si trova in una situazione compromettente, non si può fare tragedia se l’altra persona non rispecchia gli ideali di Sant’Agostino. Evelina ritiene che il movimento del ‘Me Too’ avrebbe dovuto iniziare dalla base, da chi vive violenze familiari o subisce molestie in lavori più umili. Per lei, dare tanto spazio e risonanza al mondo patinato dello show business non è un vero successo per le donne.

Sul tema dell’aumento dello spazio per le donne, Evelina afferma che il loro ruolo è già cambiato moltissimo da molti anni, e non è solo merito del ‘Me Too’. Ritiene che sia stata una conquista lenta ma costante, anche se ha notato che a livello relazionale si sono create grandi barriere. Afferma che il mondo è capovolto e che adesso sono le donne a essere il sesso forte.

Quando si parla degli uomini, Evelina osserva che sembrano confusi, soprattutto gli uomini della sua generazione e quelli della generazione precedente (boomers). Li vede tornati adolescenti e sostiene che ciò che manca davvero sono le relazioni umane, che sono state sostituite dai social media. Nonostante non ami i social media, si adatta professionalmente. Sostiene che è necessario tornare a relazionarsi in modo diretto e semplice, preferendo una telefonata o una lettera scritta a mano a dieci messaggi.

Evelina Manna

L’attrice ammira diverse donne nel mondo del cinema. Le piace molto Monica Vitti e il genere della commedia all’italiana dell’epoca, che ritiene manchi nel panorama attuale. Ammira anche icone come Sophia Loren e Anna Magnani, che sono le uniche due attrici italiane ad aver vinto un premio Oscar. Queste donne rappresentano per lei figure forti e sensuali, con cui potrebbe identificarsi.

Quando si parla del successo delle piattaforme digitali, l’attrice mostra una preferenza per il cinema tradizionale e la sua magia. Essendo una romantica di natura, ritiene che la sala cinematografica offra un’esperienza unica che consente di immergersi in altre realtà e sognare. Per lei, è un momento impagabile e un’opportunità di intrattenimento sano ed economico.

Per quanto riguarda i suoi progetti futuri, l’attrice sta lavorando su un progetto incentrato sulla vita di Vincenzo Tiberio, un medico italiano che ha scoperto la penicillina 35 anni prima di Fleming. Sta anche realizzando un docufilm sul mondo della moda. Essendo iniziata come modella a soli 16 anni, conosce bene l’ambiente della moda, con i suoi pregi e difetti.