La nuova mascotte della nazionale di calcio italiana per gli Europei 2020 è una creazione di Carlo Rambaldi, il genio degli effetti speciali.
Un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese è questa la nuova mascotte che accompagnerà la nazionale di calcio italiana durante tutte le partite degli Europei 2020. Una mascotte dal faccino tenero con tanto di maglia azzurra ma che in realtà si tratta di una creazione di Carlo Rambaldi, il grande artista ed effettista italiano, considerato “il genio degli effetti speciali” e noto a livello internazionale per le sue opere in campo cinematografico.
La nuova mascotte degli azzurri: chi è l’autore
La nuova mascotte degli azzurri porta la firma di un grande maestro. Originario dell’Emilia Romagna e scomparso nel 2012, Carlo Rambaldi. Un artista che durante la sua carriera ha conquistato ben tre premi Oscar come migliori effetti speciali: per Alien nel 1979, E.T. l’extra-terrestre nel 1982 e l’Oscar Special Achievement Award per gli effetti visivi di King Kong nel 1976. La mascotte e i suoi bozzetti sono esposti dal 9 giugno fino a tutto il periodo degli Europei, in uno speciale corner dedicato a Carlo Rambaldi all’interno di Casa Azzurri.
Ai microfoni dell’Ansa il presidente della Figc Gabriele Gravina ha così raccontato: “Rambaldi nel 2007 mi consegnò un book che conteneva questi bozzetti che io ho donato alla Figc. La sua fama all’estero era straordinaria ma lamentava di essere stato poco considerato in Italia. Sono orgoglioso di aver dato vita ad un’altra sua creazione: oggi regaliamo simbolicamente a Carlo Rambaldi il quarto Oscar e agli italiani tanta dolcezza”.
Perchè un pastore maremmano-abruzzese?
A spiegare la scelta dell’immagine del pastore maremmano-abruzzese ci sono anche alcuni appunti di Rambaldi allegati al bozzetto della stessa mascotte in cui si legge questo: “Perché è un cane dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua storia è intimamente legata alla storia millenaria della nostra terra e delle sue genti, adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità”.
A questo progetto hanno anche collaborato Victor e Daniela Rambaldi, i figli del maestro nonché titolari della Fondazione Carlo Rambaldi che hanno espresso la loro gratitudine al presidente Gravina.