La disciplina dello Yotsu nasce da una fusione tra Yoga e Shiatsu e non presenta particolari indicazioni sull’età per praticarla.
Così come per lo Yoga, anche per lo Yotsu esistono diverse opinioni riguardo all’età di chi lo pratica.
Yatsu, una pratica per tutte le età?
Alcuni incoraggiano la pratica fin dall’età prescolare, altri sostengono che un bambino non possa essere in grado di comprenderne lo spirito alla base di certe discipline e, quindi, non ne abbia un reale beneficio. In entrambi questi punti di vista possiamo trovare delle verità. Coloro che si oppongono alle pratiche olistiche, come lo Yotsu in giovanissima età, sostengono che una forma di educazione fisica basata sull’immobilità sia controproducente. In questo senso, i bambini avrebbero più bisogno di attività giocose che permettano loro di prendere coscienza del proprio corpo.
Chi, invece, è favorevole a un approccio di tipo Yoga o Yotsu propone programmi di educazione fisica opportunamente adattati ai bambini. In particolare, sostengono la diffusione tra i più piccoli di tecniche in grado di favorire l’acquisizione dell’equilibrio. In questo senso, darà fondamentale non perdere la dimensione del gioco che l’educazione fisica deve avere per i bambini. Via libera quindi a una giochi derivati dagli àsana o da posizione tipiche dello Yatsu, che possono attirare l’attenzione dei bambini.
Nella preadolescenza si può puntare su posizione adatte per la preparazione alla pratica sportiva. Molte posizioni dello Yotsu, infatti, vanno ad agire attivamente sui muscoli rendendoli più forti e pronti alle attività motorie.
Lo Yotsu viene consigliato agli adolescenti come ginnastica correttiva da praticare per combattere i paramorfismi dovuti a lunghe ore di studio e posizioni scorrette. Le deviazioni della spina dorsale, infatti, possono portare a dismosfirmi se non vengono corrette tempestivamente.
Per le persone di mezza età, spesso sedentarie e con abitudini alimentari malsane, lo Yotsu può essere un valido “risveglio muscolare”.