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Coronavirus, quali sono state le epidemie mondiali e perché la Covid-19 è così diffusa

Coronavirus

Non solo la COVID-19, ma anche SARS e MERS: ecco quali sono state le più diffuse epidemie di coronavirus.

Nel 2020 si è diffusa in tutto il mondo un’epidemia chiamata COVID-19 e causata da un particolare tipo di coronavirus, il SARS-CoV-2 e che in pochi mesi ha registrato un grandissimo numero di contagi, nonché migliaia di vittime (soprattutto in Cina, epicentro della malattia).

Questo nuovo tipo di coronavirus, tuttavia, non è stato il solo a causare un’epidemia in tutto il mondo. Ecco quali sono state le altre.

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La SARS

Diffusasi nel 2002 nella provincia di Guangdong, in Cina, è legata al virus SARS-CoV e non è altro che l’acronimo di Sindrome Respiratoria Acuta Grave. Fu scoperta dal medico Carlo Urbani, che morì proprio per la stessa malattia, e si diffuse in ben 17 paesi, con 8096 casi e circa 800 decessi.

Come le altre infezioni causate da coronavirus, i sintomi sono febbre, tosse, mal di gola e altri problemi legate alle vie respiratorie. Dal 2004 non si sono verificati più casi.

La MERS

Causata dal MERS-CoV, la MERS è una patologia diffusasi nel 2012 con il nome di Sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus. Molto simile alla SARS, il suo tasso di mortalità è stato molto più alto: il 38%, contro il 10% registrato per la Sindrome Respiratoria Acuta.

Il totale dei casi registrati è stato 842, con 322 decessi.

La COVID-19

Chiamata anche Polmonite di Wuhan, questa epidemia di coronavirus si è diffusa in Cina nel dicembre del 2019, con alcuni pazienti che presentavano sintomi di polmoniti acute e cause sconosciute.

I primi casi hanno coinvolto alcuni lavoratori del mercato ittico della città, e in poco tempo il ceppo è stato isolato, riconoscendo la malattia come COVID-19. I sintomi sono sempre legati alle vie respiratorie, e nei casi più gravi si arriva a una polmonite acuta o a gravi insufficienze renali.

Al 24 febbraio 2020, basandosi sulla mappa in tempo reale, i casi sono 79.441, con 2.620 vittime registrate. Proprio a causa dell’incubazione dai tempi lunghi (in alcuni casi si è arrivati anche a 27 giorni) e dei sintomi spesso comuni e non molto gravi, il virus si è diffuso a macchia d’olio.

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ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2020 12:27

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