Enzo Paolo Turchi e la morte di Raffaella Carrà: “Sono stato male e quando l’ho saputo…”

Enzo Paolo Turchi e la morte di Raffaella Carrà: “Sono stato male e quando l’ho saputo…”

Enzo Paolo Turchi si racconta: dall’amore per Carmen Russo al tragico retroscena sulla notizia della morte di Raffaella Carrà.

Ospiti di Serena Bortone nella nota trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’, Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo hanno parlato di diversi temi legati al loro rapporto. In modo particolare l’uomo ha spiegato quali sono i sentimenti che lo legano alla sua compagna di vita ma si è anche soffermato su un particolare momento che lo ha segnato: la morte di Raffaella Carrà.

Enzo Paolo Turchi: l’amore per Carmen Russo

Enzo Paolo Turchi

Ricche d’amore e di ogni tipo di sentimento positivo le parole di Enzo Paolo Turchi sulla moglie Carmen: “Per me Carmen è tutto, lei è mamma, amante, figlia, moglie…”, ha esordito l’uomo che fa coppia con la donna da ormai quasi 40 anni. “Senza di lei la mia vita sarebbe stata inutile. Giuro su Dio, è al verità”.

La stessa Carmen ha voluto rispondere con parole dolcissime: “La cosa bella è lottare per l’amore. Per queste cose belle. Noi l’abbiamo fatto. Abbiamo lottato e non finisce qui”.

Di seguito alcuni passaggi delle parole di Turchi condivise dal profilo Twitter di ‘Oggi è un altro giorno’:

La morte di Raffaella Carrà

Tristi e di forte impatto, invece, le parole di Turchi sulla morte di Raffaella Carrà: “Stavo guidando e mi chiama un giornalista che non fu nemmeno carino. Mi disse: ‘Mi dici qualcosa della morte di Raffaella?'”. Parole che preseso alla sprovvista il coreografo che non aveva ancora saputo della dipartita della collega, “Mi sono fermato con la macchina, ho chiamato Carmen e ho riattaccato. Non mi fregava niente del giornalista”.

Il momento ancora più difficile, però, doveva ancora arrivare: “Poi sono andato alla camera mortuaria e, quando c’era pochissima gente, mi sono sentito male, proprio fisicamente purtroppo. Mi hanno fatto sedere, la vedevi proprio… Che cosa orrenda, brutta. A nessuno aveva detto niente…”, ha raccontato ancora Enzo Paolo riferendosi alla malattia della Carrà.