Intervista a tuttotondo per Enzo Iacchetti: dagli inizi di carriera al successo con Striscia la Notizia e alla frecciatina a Stefano De Martino.
Amatissimo conduttore e attore, Enzo Iacchetti ha ripercorso la sua incredibile carriera a La Stampa. Nel corso della lunga e interessante intervista, non sono mancati passaggi ovviamente su Striscia la Notizia ma anche alcuni aspetti curiosi legati alla possibilità di lasciare il tg satirico a cui, per la verità, lui non ha mai pensato. Inoltre, spicca una frase che sa tanto di stoccata a Stefano De Martino.
Enzo Iacchetti: dagli esordi al successo di Striscia
A La Stampa, Enzo Iacchetti ha raccontato la sua evoluzione in carriera partendo dagli inizi quando, in pratica, non aveva quasi nulla. “Vivevo in un appartamento di una sola stanza con Giobbe Covatta. Giravamo per night e pizzerie”, ha detto. “Ti tiravano crostoni di pizza e mozziconi. Il pubblico rumoreggiava e provocava per spingerti al limite. Dovevi tenere duro per il tempo stabilito dal contratto e portarea casa almeno un applauso, o non ti pagavano”.
E Iacchetti riuscì, evidentemente, a resistere e a cogliere la sua occasione: “Striscia? Si ventilava di un cambio nella conduzione. Sapevo che lì sarei stato bene e lo dissi in giro. Forse Ricci colse la voce nell’aria: firmai per una settimana, poi per un mese, e ora sono 31 anni”.
“Quando Striscia era un fenomeno da 12 milioni di telespettatori, a più riprese la Rai mi ha fatto proposte mirabolanti: per dividermi da Ezio con cui formavo una coppia imbattibile. Mi dicevano ‘Ti diamo il doppio’ ma senza nessun progetto definito ma solo tanti ‘faremo, studieremo’”, da qui l’amore eterno per Striscia e Canale 5.
La stoccata a Stefano De Martino
Durante l’intervista, non è mancato, a proposito di Rai, un commento su Stefano De Martino e il suo grande successo ad Affari Tuoi.
Pur ammettendo una certa bravura nel giovane conduttore, Iacchetti ha punzecchiato: “Certo, De Martino è bravissimo ma Affari Tuoi funziona a prescindere, chiunque lo conduca: gli italiani vogliono vedere dove e a chi finiranno i soldi”.