Endometriosi, la conosci davvero? Che cos’è e quali sono i sintomi

Endometriosi, la conosci davvero? Che cos’è e quali sono i sintomi

L’endometriosi è una malattia molto diffusa, eppure ancora poco conosciuta. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i sintomi principali.

L’endometriosi è una malattia che colpisce circa il 10-17% delle donne in età fertile, ma purtroppo ancora poco conosciuta e molto sottovalutata. Si stima, infatti, che una donna affetta da questa malattia impieghi in media 7 anni perché le venga correttamente diagnosticata.

Per questo è molto importante sapere di cosa si tratta e quali sono i sintomi di questa patologia, che può diventare anche molto invalidante. Approfondiamo insieme l’argomento.

Che cos’è l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia che colpisce l’endometrio, ovvero il tessuto che normalmente riveste la parete interna dell’utero, che inizia a svilupparsi anche al di fuori di esso. L’endometrio si sviluppa sulle ovaie, sull’intestino e su tutto il tessuto del bacino, arrivando nei casi più gravi ad estendersi anche oltre l’area pelvica.

Questo sviluppo anomalo dell’endometrio è molto doloroso, perché il tessuto che normalmente con il ciclo mestruale viene espulso dall’utero attraverso il flusso, in questo caso rimane all’interno del corpo, formando aderenze e tessuto cicatriziale.

Quali sono i sintomi dell’endometriosi

Il sintomo principale dell’endometriosi è il dolore pelvico. Altri sintomi frequenti sono:

  • ciclo mestruale molto doloroso (dismenorrea), con crampi che colpiscono la parte bassa dell’addome e della schiena anche molti giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni;
  • dolore durante e dopo i rapporti sessuali;
  • dolore durante la minzione e durante lo svuotamento dell’intestino;
  • flusso mestruale eccessivo e perdite di sangue tra un ciclo e l’altro;
  • infertilità;
  • stanchezza;
  • disturbi intestinali (diarrea, stitichezza, gonfiore, nausea).

Cosa fare in caso di presunta endometriosi

In presenza di forte dolore pelvico e altri sintomi che potrebbero ricondurre alla malattia, bisogna subito recarsi da un ginecologo, per effettuare una visita approfondita ed un’ecografia. In alcuni casi questa patologia non viene diagnosticata subito, quindi è bene approfondire il problema se non dovesse emergere nulla da una prima analisi.