Emma Marrone durante un’intervista a Le Iene ha raccontato qualche retroscena riguardo il suo rapporto con gli hater, fra messaggi d’odio, minacce e…
Come tutte le celebrità, anche Emma Marrone deve fare i conti con i cosiddetti hater. Ogni vip ha i suoi odiatori, leoni da tastiera che si nascondono dietro un computer insultando, e spesso, arrivando persino ad augurare la morte.
La cantante, intervistata dal celebre programma in onda su Italia 1, Le Iene, ha raccontato alcune episodi riguardo questo particolare rapporto social con gli hater. Un tema a lei caro, e che già aveva affrontato, spiegando anche un modo per risolvere questo fenomeno oramai sfuggito decisamente di mano.
Emma Marrone: gli hater e i messaggi di odio
Il suo nuovo album, Fortuna, è al primo posto in classifica dei dischi più venduti: un ritorno in scena, quello di Emma, davvero sensazionale, soprattutto dopo la malattia, che è tornata di nuovo a mettersi in mezzo fra lei e la sua vita.
Proprio riguardo quest’ultima, Emma ha raccontato a Le Iene come gli hater non guardino in faccia nessuno, anche quando si parla di temi così delicati: «Mi hanno scritto che meritavo di morire di cancro. Mi hanno fatto incazzare perché ho pensato a chi di cancro è morto per davvero e alla sua famiglia».
Un argomento che la cantante aveva raccontato anche ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ma sempre con il suo carattere forte: «In quei giorni avevo cose molto più importanti da gestire, non 4 sfigati che vengono a riversare odio sui social», aveva detto durante il mese di ottobre.
Emma Marrone: la mozione per combattere l’odio sui social
Un tema, quello del cyberbullisimo, delle fake news, degli haters e di tutti gli altri fenomeni social pericolosi, che è oramai all’ordine del giorno. Ma Emma non si è di certo limitata a parlarne, anzi: la cantante avrebbe anche presentato una mozione per sconfiggere ed eliminare definitivamente il problema:
«Noi personaggi famosi, per avere il certificato blu che attesta che siamo noi e che non prendiamo in giro la gente, dobbiamo mandare i nostri documenti alla casa madre che poi attesta che siamo veramente noi», ha dichiarato la cantante sul provvedimento che, al momento, riguarderebbe solo le star.
Ed è proprio qui che sta la proposta di Emma: estenderlo a tutti quanti, così che ci sia più responsabilità da parte di chi scrive anche solo un commento: «Che i social iniziassero a certificare tutte le persone, così se mi scrivi un insulto non sono necessari 6 mesi con la polizia postale per scoprire chi è il fake», ha continuato la cantante. «C’è il nome e il cognome e ti prendi le tue responsabilità. Il giorno dopo ti arriva la denuncia. Anziché bullizzare, bollizziamo!».
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