Emma si racconta e parla delle donne, delle loro libertà ma anche del suo personalissimo caso in chiave della possibilità di avere figli.
In un’intervista esclusiva a Vanity Fair e in occasione dell’uscita del docufilm Sbagliata Ascendente Leone, Emma Marrone si racconta e lo fa toccando temi molto delicati a proposito della condizione femminile in Italia e all’indipendenza economica delle donne nel nostro Paese.
Emma si sfoga: le parole
L’emancipazione delle donne passa anche attraverso l’indipendenza riproduttiva e Emma Marrone lo dice apertamente: “Non siamo libere di gestire il nostro corpo e questa è una violenza”.
“Viviamo in un Paese in cui una donna per avere un figlio da sola deve andare all’estero perché la fecondazione assistita non è prevista. Non puoi andare dal tuo ginecologo a chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio. Nemmeno quando hai quarant’anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto. Quante donne perdono la fertilità a 40 anni per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli? E cosa ti rispondono? Se Dio non lo vuole, allora non va bene. Ma perché io devo andarmene in Spagna a fare questa cosa e non posso farla nel mio Paese?”.
Parlando poi a livello personale: “Io ho conservato il tessuto ovarico. Mi infervoro su questi argomenti perché conosco tante donne che si sono dovute trasferire all’estero per concepire un figlio da sole. Perché qui bisogna essere costrette a fare un figlio solo con un uomo? In Italia, poi, un uomo studia e può raggiungere una posizione di potere, una donna fatica il doppio e viene messa in dubbio alla prima maternità. Questa, ripeto, è violenza”, ha concluso la cantante.
Di seguito un recente post Instagram di Emma con la copertina di Vanity Fair: