Emilio Fede, famoso giornalista televisivo, ha avuto due figlie dalla moglie: scopriamo la storia di Sveva e Simona Fede, tra biografia e vita privata…
Sapete chi sono Sveva e Simona Fede? Partiamo alla scoperta della storia delle figlie di Emilio Fede, storico direttore del Tg4 con una carriera importante nel mondo del giornalismo! Ecco tutto quello che è emerso sul loro conto, dalle origini alle curiosità !
La biografia delle figlie di Emilio Fede
Emilio Fede ha avuto due figlie e si chiamano Sveva e Simona Fede, nate dal matrimonio tra il famoso giornalista televisivo e la moglie, Diana de Feo, con cui ha vissuto un amore lungo una vita.
Se di Sveva Fede non si hanno molte informazioni, sappiamo che Simona Fede è stata candidata con Forza Italia alle elezioni europee e che ha vissuto a Roma per 20 anni per poi trasferirsi altrove.
All’età di 24 anni, appassionata di politica, è stata eletta assessore alla Cultura nel Comune di Spilimbergo, in Friuli.
Stando a quanto emerso, Simona Fede avrebbe intrapreso una carriera come imprenditrice nel campo dell’architettura tra Europa e Stati Uniti.
La vita privata delle figlie di Emilio Fede
La famiglia d’origine di Sveva e Simona Fede è stata sempre molto unita. Emilio Fede e Diana de Feo, i loro amati genitori, erano inseparabili e si sono sposati nel 1965.
La madre delle figlie di Emilio Fede, sua moglie fino alla morte, è venuta a mancare all’età di 84 anni il 23 giugno 2021.
Simona Fede ha detto di essere orgogliosa di suo padre, e si è sposata all’età di 21 anni. Secondo quanto emerso sulla sua vita privata, ha avuto tre figli mentre sua sorella, Sveva, sarebbe diventata mamma due volte.
Il nonno materno di Sveva e Simona Fede, Italo de Feo, fu arrestato a 21 anni per attività antifascista e fu segretario e stretto collaboratore di Palmiro Togliatti per 3 anni. Fu un famoso scrittore, critico letterario, saggista e giornalista e la sua morte avvenne nel 1985.
La madre di Sveva e Simona Fede, Diana de Feo, è stata una giornalista e politica, senatrice della Repubblica per Il Popolo della Libertà nella XVI legislatura.