Secondo alcuni documenti inediti lo zio di Emanuela Orlandi, Mario Meneguzzi, avrebbe potuto avere un ruolo nel caso della ragazza scomparsa.
Stando a quanto riporta Tg La7 alcuni documenti inediti del Vaticano si concentrerebbero sulla figura di Mario Meneguzzi nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Pietro Orlandi, il fratello della giovane cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 ha commentato la notizia (stando a quanto riporta Il Fatto Quotidiano) affermando:
“Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia“.
Emanuela Orlandi: la pista dello zio
Delle nuove piste emerse sul caso di Emanuela Orlandi stanno facendo discutere in queste ore i tanti che, in questi anni, hanno seguito con sgomento le tappe della scomparsa della giovane cittadina vaticana e, soprattutto, le numerose piste infondate su di essa. Stando a quanto emerso da alcuni documenti interni al Vaticano, in una missiva dell’allora Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli sarebbe stato scritto che lo zio di Emanuela (morto da tempo) avrebbe molestato la sorella maggiore della ragazza, Natalina.
La vicenda ha sollevato la reazione sdegnata del fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che in questi anni si è sempre battuto per cercare la verità in merito alla vicenda.