Le elezioni degli Stati Uniti avvengono con il sistema elettorale indiretto: vediamo come funzionano e quando avvengono nel 2020.
Le elezioni del Presidente degli Stati Uniti avverranno il 3 novembre 2020, ma su cosa si basa il sistema elettorale americano? Per essere precisi il 3 novembre ci sarà solo il primo passaggio delle elezioni presidenziali. I candidati sono il presidente in carica Donald Trump, per i repubblicani e Joe Biden candidato per i democratici.
Questa prima tappa elettorale, che segue i recenti dibattiti tra i due canditati, sarà determinante. Tuttavia, la formalizzazione della scelta avverrà soltanto il prossimo 20 gennaio 2021, vediamo come si svolge il processo elettorale negli USA.
Elezioni negli Stati Uniti 2020: come funziona il sistema di voto
Il Presidente degli Stati Uniti d’America viene eletto ogni quattro anni, tuttavia, non si tratta affatto di un processo diretto. Questo significa che il voto della popolazione non viene direttamente attribuito a uno dei candidati. Come funziona, quindi, l’elezione presidenziale?
Ognuno dei 50 Stati ha un certo peso elettorale, ciò significa che ad ogni Stato viene attribuito un certo numero di voti, che, in totale, sono 538. L’elezione del Presidente degli Stati Uniti avviene solo se il candidato raggiunge la maggioranza assoluta data da almeno 270 voti sul totale.
Elezioni americane: il ruolo del collegio dei grandi elettori
I 538 voti totali di cui abbiamo parlato vengono definiti i grandi elettori. Come abbiamo spiegato, quindi, ad ogni stato corrisponde un numero diverso di grandi elettori dato dalla somma di senatori e deputati di quello Stato. Quindi, il peso del voto di un singolo Stato dipende a sua volta dalla popolazione stessa di ogni Stato.
In ognuno dei 50 Stati, il candidato con la maggioranza dei voti ottiene tutti i voti dei grandi elettori di quello Stato. Dopo il voto del 3 novembre, la parola passa quindi ai grandi elettori che dovranno poi formalizzare il voto. C’è da precisare che, dopo le disposizioni della Corte Suprema nel mese di luglio 2020, i grandi elettori che esprimono una preferenza per uno dei due candidati, sono tenuti a mantenere la promessa del loro voto, almeno in alcuni Stati.
In passato non c’era ancora una vera e propria imposizione in questo senso, e si è assistiti anche a ribaltamenti improvvisi della situazione, proprio a causa dei grandi elettori. Ad esempio, nel 2016, durante la sfida tra Hillary Clinton e Trump, la Clinton ottenne più voti popolari, ma Trump vinse proprio perché ottenne il sostengo di un maggior numero di grandi elettori.