Effetti collaterali vaccino Covid Astrazeneca: quali sono le possibili conseguenze spiacevoli che possono derivare dal medicinale.
I vaccini Covid hanno effetti collaterali? Questa la domanda che molti si pongono alla vigilia dell’accelerazione della campagna vaccinale per cercare di uscire dalla crisi frutto della pandemia. In particolare, quello che preoccupa maggiormente gli italiani è quello Astrazeneca, all’apparenza il meno sicuro tra quelli attualmente disponibili in Italia. Ma è davvero così? Scopriamo insieme quali sono i possibili effetti collaterali del vaccino Astrazeneca.
Astrazeneca: più effetti collaterali rispetto al vaccino antinfluenzale
Nonostante le paure di molti, l’Agenzia italiana del farmaco rassicura tutti: i vaccini somministrati sono sicuri. Secondo l’ultimo report, che prende in considerazione tutte le vaccinazioni anti-Covid, sono arrivate ‘solo’ 729 segnalazioni di reazioni negative ogni 100mila dosi.
Il tasso in questione è in effetti più alto rispetto a quello delle altre vaccinazioni, come quella antinfluenzale, tuttavia in linea con i risultati degli studi clinici. Il 93,6% delle segnalazioni è d’altronde riferito a eventi non gravi segnalati anche nel riassunto delle caratteristiche del medicinale.
Effetti collaterali del vaccino Astrazeneca: febbre e non solo
Ma quali sono in particolare gli effetti collaterali del vaccino Astrazeneca? Come riferito dall’Aifa, si tratta degli stessi possibili con gli altri vaccini al momento disponibili in Italia, lo Pfizer e il Moderna. Gli eventi più segnalati sono febbre, mal di testa, dolori muscolari o articolari, dolore nella sede dell’iniezione, astenia o stanchezza, brividi e nausea. Prevalentemente questi effetti sono insorti nel giorno stesso della vaccinazione o al massimo nel giorno successivo.
Esistono però anche alcune segnalazioni più gravi, per le quali sono in corso ancora delle valutazioni per comprendere se siano casuali o meno. Nel 6,1% dei casi (44 segnalazioni ogni 100mila dosi) sono state riscontrate problematiche di altra natura, che hanno necessitato approfondimenti medici. In particolare, si tratta di fenomeni come febbre alta, tremore, vertigini, sudorazione eccessiva, difficoltà di respirazione o sonnolenza.
Cosa fare in caso di effetti collaterali? Spiega il professore ordinario di Farmocologia all’Università di Verona, Gianluca Trifirò, al Corriere della Sera: “In generale, si può raccomandare l’utilizzo di paracetamolo in caso di febbre e di antinfiammatori steroidei per il trattamento di dolori osteomuscolari. In caso di febbre elevata e persistente, nonostante i suddetti trattamenti, o altri disturbi invalidanti, è necessario contattare il proprio medico curante“.