Dpcm 25 ottobre: ecco quali negozi e e quali attività commerciali restano aperte, quali devono chiudere e quali vanno avanti ma con delle limitazioni.
Con il nuovo Dpcm del 25 ottobre cambiano ancora le regole per quanto riguarda le attività commerciali in questo periodo di seconda ondata di Covid-19. Fermo restando che tutti i neegozi ancora aperti devono rispettare gli obblighi del distanziamento e dell’uso delle mascherine sia all’aperto che al chiuso, sono diverse le attività che dopo questo decreto hanno dovuto fermarsi. Facciamo ordine: ecco cosa si può ancora fare e cosa no.
Dpcm 25 ottobre: le novità per ristoranti e bar
Partiamo dal mondo della ristorazione. Tutte le attività connesse a questo universo, comprese gelaterie e pasticcerie, possono restare aperte dalle 5 alle 18. Per quanto riguarda il consumo al tavolo, è consentito per un massimo di quattro persone a tavolo, a meno che non siano tutti conviventi.
Per quanto riguarda la ristorazione con consegna a domicilio resta sempre consentita. Anche l’asporto resta disponibile fino alle 24, con divieto però di consumare il pasto sul posto o nelle sue vicinanze. Restano aperti gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande nelle aree di servizio lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Quali negozi restano aperti con il nuovo Dpcm
Passiamo agli esercizi commerciali non legati alla ristorazione. Restano aperti i saloni di bellezza, i parrucchieri e i barbieri. Apertura senza limiti d’orario anche per negozi di calzature, abbigliamento, accessori, librerie e profumerie. L’unica novità per questo tipo di attività è il controllo sulla clientela, che deve sostare nei locali solo il tempo necessario per l’acquisto dei beni. Per quanto riguarda i centri commerciali, anche questi restano aperti.
Chi invece è costretto ad abbassare nuovamente le saracinesche sono i proprietari di sale teatrali, da concerto e cinematografiche anche all’aperto. Restano invece ancora aperti i musei e gli istituti di cultura, come aree archeologiche e monumenti. In questo tipo di attività restano però contingentati gli ingressi e vietati gli assembramenti.
Chiusura anche per parchi tematici e di divertimento, mentre cambiano di nuovo le regole per gli eventi sportivi professionistici, che tornano a porte chiuse (nell’ultimo mese erano stati concessi ingressi per un massimo di 1000 persone all’aperto). Infine, rimane possibile lo spostamento tra regioni anche senza autocertificazione, salvo ordinanze regionali. Tuttavia, è consigliato di evitare gli spostamenti, se non per urgenze e necessità.