Dottoressa Giò: Barbara D’Urso porta il trash anche nella fiction

Dottoressa Giò: Barbara D’Urso porta il trash anche nella fiction

Grandi critiche dopo la prima puntata di Dottoressa Giò: Giorgia Basile si fonde con la Barbara D’Urso dei pomeriggi televisivi.

La prima puntata era attesissima: la fiction con protagonista Barbara d’Urso, La Dottoressa Giò, è andata in onda nella serata di domenica 13 gennaio. Tanti spot e tanta pubblicità, anche perché la padrona di casa di Pomeriggio Cinque e di Domenica Live ha tenuto informati i telespettatori passo passo, sin dall’inizio delle riprese. Considerata la concorrenza in prima serata – la partita del Napoli su Rai 1 e il resto della programmazione sugli altri canali, compresa La Porta Rossa con Lino Guanciale – la fiction ha tenuto botta. I risultati parlano di circa 3 milioni e mezzo di telespettatori. Non è stata però risparmiata dalle critiche la terza stagione della fiction: le accuse? Essere decisamente troppo…trash.

Dottoressa Giò: Barbara D’Urso porta sé stessa anche in ospedale

Il difetto, secondo i più critici, è il fatto che in fondo Giorgia Basile (questo  il nome del personaggio della Barbara nazionale) sia in fondo una trasposizione in fiction della D’Urso stessa. I temi trattati – su tutti quello della violenza sulle donne, cavallo di battaglia della conduttrice nei suoi programmi – viene trasferito anche in La Dottoressa Giò, slogan compresi.

BARBARA D’URSO

E così si fa fatica a capire dove finisca Pomeriggio Cinque e dove inizi davvero la fiction, un tentativo di rispolverare un prodotto che vent’anni fa aveva convinto molto di più: oggi, però, somiglia troppo ai programmi che Barbara d’Urso conduce.

Dottoressa Giò flop annunciato?

Quel pubblico che nei pomeriggi settimanali e in quello domenicale (quando va in onda Domenica Live, che pure ha fatto da traino avendo in studio alcuni dei protagonisti della fiction) segue “Carmelita” ha scelto di continuare a farlo anche sintonizzandosi sulla fiction.

Ma se la prima puntata ha potuto contare anche sui semplici telespettatori “curiosi”, non è detto che da domenica prossima basti ad evitare il flop in piena regola.