La ricerca della società di credito Agos, che prende in esame le donne e i risparmi, rivela quanto le capacità femminili si estendano alla sfera casalinga ma anche a quella economica.
Da sempre criticate dai mariti o addirittura designate come “spendaccione”, da oggi tutte le mogli possono cantar vittoria. Infatti, la ricerca “Donne di denari: la partita dell’educazione finanziaria”, realizzata dalla società di credito al consumo Agos, sfata un antico mito. Donne e risparmi è un binomio perfetto in base ai risultati del sondaggio!
Sembrerebbero proprio loro le più abili sia in situazioni casalinghe classiche che in materia di investimenti, futuri o non. Scopriamo allora i numeri di questa “nuova” capacità femminile in Italia!
Donne e risparmi, cosa dice la ricerca Agos
Portatrici di consigli per imparare a risparmiare sulla spesa e non solo, si occupano anche di spese per i figli, abbigliamento, bollette, affitto e investimenti. Questo è ciò che rivela la società di credito Agos nel suo recentissimo studio “Donne di denari: la partita dell’educazione finanziaria”. Secondo il sondaggio l’universo femminile ha voce in capitolo nella gestione delle bollette (72%) e nell’acquisto o mantenimento di auto e moto (65%).
Incredibile ma vero: il 74% delle donne ha il merito di riuscire a gestire perfino i risparmi della famiglia nonché gli investimenti futuri! La ricerca vede in testa alla classifica specialmente donne single, divorziate e vedove ma, più in generale, tutte hanno un interesse al risparmio. «Tengo nota di tutte le spese mensili» rispondono alcune intervistate oppure «guardo spesso il saldo bancario» rivelano quasi all’unanimità. E questi sono solo alcuni dei trucchi che l’attenzione, la cura e la capacità femminile riesce a creare!
Istruzione economica e figli, cosa pensano gli italiani
Per le famiglie italiane è di grande importanza istruire i propri pargoli nella gestione finanziaria. Dalla ricerca risulta che per il 99% degli adulti italiani, genitori o non, è importante spiegare l’utilizzo dei soldi già in tenera età. Per il 51% delle famiglie uno dei metodi utilizzati è quello di affidare al bambino piccole somme di denaro da controllare e gestire per conto proprio.
Il 50% poi lo coinvolge sin da piccolo nelle decisioni economiche e negli acquisti familiari. Infine, il 52% sostiene la necessità di conferirgli delle semplici nozioni di base utili per una maggiore comprensione e consapevolezza economica. In primis viene spiegato al proprio figlio come funzionano le spese di casa e la differenza tra esigenze, o priorità, e svago. Niente male per un Paese in super ripresa dalla crisi!