Una delle protagoniste di Sanremo 2022, Donatella Rettore parla della sua infanzia e di come non sia stata proprio rose e fiori.
Donatella Rettore dopo 28 anni torna a Sanremo 2022, sul palco insieme a Ditonellapiaga. La Rettore in queste settimane, quindi, è una delle personalità del momento e in un’intervista si è soffermata a parlare della sua infanzia.
La cantante presenterà sul palco dell’Ariston il brano “Chimica”, ma una frase del testo in particolare ha destato un po’ di stupore. Parliamo di questa: “non mi importa del pudore, delle suore me ne sbatto totalmente”
In un’intervista alla Stampa, Donatella Rettore ha spiegato il motivo di questa frase nella canzone, una spiegazione ben chiara che riporta, appunto, alla sua infanzia. Ecco cosa ha detto: “Sono cresciuta dalle suore e con questa frase mi sono vendicata di tutto quello che ho subito. Ricordo i ceffoni, i calci nel sedere anche se c’era una suorina minuta, l’unica davvero gentile, Suor Esterina; lei mi è rimasta nel cuore. Purtroppo la curia non mi ha mai permesso di rincontrarla. Negli anni di ‘Quelli che il calcio’ con Fabio Fazio, nel programma c’era sempre Suor Paola tifosa della Lazio. Chiesi alla Rai di poter ospitare Suor Esterina per raccontare la storia della mia infanzia ma la curia non lo permise. Non ho mai capito perché“
Sempre nella stessa intervista, la Rettore ha commentato la presenza femminile al festival, che quest’anno è davvero molto alta: “Dopo 40 anni, siamo sempre lì: le donne non devono permettersi più di tanto di dire certe cose. Ma bisogna andare avanti, provarci, prendere le critiche, cercare di buttare giù il muro di gomma: vogliamo la parità di genere e il riconoscimento dei diritti per tutti. Drusilla Foer? Una grande, un colpo di genio portarla”