La dominatrice Ceara Lynch confessa tutte le richieste fetish dei suoi clienti, dalle mutandine usate all’urina. Scopriamole!
Cosa fa davvero una dominatrice? Quali sono le richieste più assurde che riceve dai suoi clienti?
Il magazine Saloon.com lo ha chiesto a Ceara Lynch, che si definisce una “humiliatrix” e che ha iniziato a guadagnare vendendo urina e mutandine usate, per poi passare alle chat video in cui umilia i clienti. Vediamo cosa ha confessato.
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Cosa fa una dominatrice fetish
Ceara ha raccontato come tutto è cominciato: “Ho iniziato a frequentare le chat a 17 anni, niente di scandaloso, finché un pervertito non ha avanzato delle proposte strane. La cosa mi intrigava. Più lo trattavo male, più voleva parlarmi. Voleva che gli urinassi addosso. Un giorno mi propose di fare pipì in una bottiglia e di vendergliela. Pensavo scherzasse, invece era serissimo. Accettai, tanto prima o poi sarei dovuta andare in bagno, in più lui mi avrebbe pagato. Due settimane dopo infatti mi arrivarono 250 dollari”.
Dopo questo episodio, ha cercato ulteriori informazioni su internet e ha trovato il sito “Ebanned”, dove le donne vendono tutto quello che è stato a contatto con il loro corpo, dalle mutandine usate alle calze, dai peli pubici agli assorbenti. Un mercato che non esisterebbe senza internet, che ne ha favorito l’esplosione, anche se queste fantasie perverse esistono da sempre.
Ora Ceara guadagna facendo l’umiliatrice: “Sono io e la telecamera, i clienti vogliono vedermi dominare. Faccio umiliazione del pene, foot fetish, toilet slavery e giantess, ovvero gli uomini immaginano di essere schiacciati e ingoiati da una donna gigante. Mi mandano le loro fantasie via mail e io le realizzo in video. Oppure mi pagano al minuto per sentirle al telefono. E vendo ancora cara la mia lingerie”.
Parenti e amici di Ceana hanno preso bene la verità sul suo lavoro: “La reazione è positiva, ma vengo da Portland, dove c’è una grande apertura mentale sul sesso. All’inizio l’ho nascosto ai miei genitori, ma poi, con tutti i soldi che mi vedevano guadagnare, era meglio dire la verità, altrimenti pensavano che mi ero messa in chissà quale giro pericoloso. Mia madre non ama parlarne, mio padre invece ha detto che sono un genio. Con i miei partner sono onesta, lo dico subito. Faccio questo mestiere da 10 anni, e ho avuto tre relazioni serie. Riesco a separare il sesso dal lavoro”.
Un lavoro molto remunerativo e poco impegnativo, come ha spiegato: “Faccio quattro film a settimana. Ogni video dura dai 10 ai 30 minuti. Costano un dollaro per minuto. Gli affezionati pagano una retta mensile per vederli in streaming. Quando ho perdite vaginali faccio le foto alle mutandine…i clienti ci vanno pazzi. E’ un sogno. A volte penso sia troppo bello per essere vero”.